Cremonese, rialza la testa
per non restare in Coda
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“Ci meritiamo di avere un solo punto”. “Anche noi ci stavamo fischiando nel nostro cuore”. Due citazioni del post partita che riassumono i pensieri di una Cremonese ancora troppo ondivaga per essere vera, troppo sottotono per la realtà della serie B.
Le dichiarazioni sono di comandante e capitano, di Davide Ballardini e Daniel Ciofani, di due che sanno pesare parole e momenti. Non cerca vie d’uscita il primo, che dopo la sconfitta col Bari ed il solo punto raccolto col Catanzaro ad ora in cascina avvisa i suoi: così non va, serve più verticalità, più presenza in area, più ritmo e, in generale, più fame per mordere questa serie B. Non cerca scuse il secondo, che raggiunto il traguardo delle 150 in grigiorosso ha i gradi per poter chiedere al suo popolo di sostenere la rivoluzione.
Perché una rivoluzione si dovrà affrontare per riallineare la Cremo alla cadetteria. Perché capiterà spesso che i nemici si difendano in 10 dietro la linea della palla, che facciano melina (Catanzaro) o ostruzionismo (Bari). Ma cestinare occasioni (Afena Gyan coi calabresi, Buonaiuto coi pugliesi) e concedere il fianco alle ripartenze non può essere una costante.
La prima giornata aveva avvertito i grigiorossi, la seconda accende qualche spia d’allarme: gli uomini chiave, Vazquez e Bertolacci, non hanno ancora trovato la serratura delle difese altrui. Aggiungere un grimaldello come Massimo Coda aiuterà a dare peso ad un attacco ancora a secco in campionato, ma come ha sottolineato lo stesso Ballardini nell’immediato post-Bari non può risolvere da solo i problemi in fase di costruzione e finalizzazione evidenziati dalla Cremo in questo avvio di serie B.
Il cambio di passo dovrà esserci subito, per non arrivare alla prima sosta con troppi rimpianti. È pur sempre calcio d’agosto, il cartello dei lavori in corso è ancora esposto e il mercato non chiuderà fino a venerdì alle 20:00. C’è dunque tutto il tempo per rimettersi in moto e accendere il fuoco sacro a cui Ballardini faceva riferimento alla vigilia della partita col Bari. Serve una miccia, qualcuno che accenda la fiamma e in rosa gli elementi di qualità ed esperienza non mancano, anzi.
Mercoledì c’è la prima trasferta a Terni, domenica la terza volta in quattro giornate allo Zini, contro la Sampdoria: è il calendario ad offrire subito le opportunità per rialzare la testa e non restare in Coda.
Simone Arrighi