A volte ritornano: il blitz che può
garantire i gol di Coda a Ballardini
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Visite mediche e firma: quel che manca per chiudere l’affare last minute più importante del calciomercato di serie B. La Cremonese ha in canna il colpaccio, Massimo Coda è dovrà superare i test clinici e potrà quindi autografare il suo ritorno in grigiorosso, con queste statistiche da aggiornare: 84 presenze e 24 reti tra 2008 e 2011.
Più che un trasferimento dal Genoa al centro Arvedi (si parla di prestito), un vero e proprio intrigo con sorpasso beffa ai danni della Sampdoria, già bruciata al fotofinish dalla Cremonese nella trattativa che ha portato Gonzalo Abrego all’ombra del Torrazzo.
Di fatto, Cremo-Samp, sfida nella sfida un anno fa nella lotta per non retrocedere dalla serie A, si è rinnovata nell’ultimo mese a suon di offerte e rilanci: quella di domenica 3 settembre allo Zini sarà una sfida a tutto campo, anche se conterà solo quel che scaturirà sul prato.
Nella settimana che ha portato i grigiorossi al puntare tutto su Massimo Coda, non sono mancati i sondaggi per altri profili seguiti dal direttore sportivo Simone Giacchetta. In primis, quello di Jeol Pohjanpalo, 28enne finlandese da 20 reti in 38 presenze col Venezia nella passata stagione di serie B. I contatti con l’entourage del nordico, con tanto di blitz cremonese, non hanno portato alla fumata bianca.
Sulla bilancia grigiorossa è stato pesato anche un altro giocatore già transitato allo Zini: Francesco Forte, romano classe 1993, 14 gettoni e tre gol nella Cremonese 2015-2016, passato a gennaio dal Benevento (poi retrocesso) all’Ascoli ma con la fedina sporcata sabato scorso dall’espulsione a Cosenza e dalla squalifica per tre giornate.
Il nome bollente è tornato ad essere ben presto quello di Massimo Coda, totem della cadetteria, uomo delle promozioni che tre volte negli ultimi quattro anni ha contribuito al salto di categoria della propria squadra (Benevento, Lecce e Genoa). A novembre farà 35 anni, uno in più di Franco Vazquez: esperienza, qualità e gol al servizio di Davide Ballardini.
Simone Arrighi
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