Cremonese, si comincia!
E Ballardini si fa già sentire
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Ora si fa sul serio. E serissimo lo è da subito mister Ballardini, che prima dell’esordio stagionale parla chiaro: “ll primo pensiero è far bene in Coppa Italia. La squadra? L’impegno c’è da parte di tutti ma con trenta giocatori in rosa siamo in troppi”.
Una chiarezza di messaggio che non scende a compromessi con la diplomazia, una richiesta alla direzione tecnica ribadita con forza nella conferenza pre-Crotone: ci sono rami da amputare per permettere alla pianta di avere più ossigeno e crescere al meglio. Ne va del gran lavoro di allestimento della rosa, di valorizzazione di una campagna acquisti sinora sontuosa in entrata ma incompleta in uscita.
Il caso Valeri, che rifiuta il rinnovo e non ha ancora acquirenti, le richieste dei vari Aiwu e Pickel, alcuni giovani come Acella e Milanese da collocare altrove per far maturare e qualche elemento dell’attacco su cui ancora vige regime di incertezza, da Gondo a Okereke. Temi caldissimi in un agosto che sta tornando rovente e alle 17:45 farà ribollire lo Zini di curiosità e passione per una Cremonese in fieri ma dalle grandi aspettative.
Per il battesimo del fuoco, in quella Coppa Italia che solo pochi mesi fa portava i grigiorossi ad un passo dalla finale dell’Olimpico, c’è un Crotone che riporta la memoria alla penultima giornata del campionato di serie B 2021/2022. Il 25 aprile di un anno e mezzo fa quell’incrocio calabro si rivelò un vero e propio crash test sulla strada che portó alla promozione in serie A all’ultima curva.
Oggi, in pieno calcio agostano, la sfida al Crotone è la prima cartina tornasole del nuovo progetto grigiorosso targato Ballardini, prima tappa di un’annata su cui la Cremo ripone ambizioni e rivalsa. I tifosi sono già schierati in massa al fianco di Dc9 e soci: circa 5300 abbonati a cinque giorni dalla chiusura delle sottoscrizioni sono tanti e a differenza dei giocatori in rosa non saranno mai troppi.
Simone Arrighi