Serie B, si inizierà a settembre
a fine agosto le riammissioni
Una stagione calcistica, la prossima, che dovrà per forza di cose slittare, la Figc non vuole commettere errori e la situazione è più delicata che mai. Mentre la Cremonese si “gode” la tranquillità di Pejo con il ritiro estivo ed un mercato ambizioso, sono 11 le piazze che per conoscere il loro destino dovranno aspettare a fine agosto. Il Consiglio federale del 28 luglio discuterà di questo tema, ma l’indirizzo è chiaro e tutti si dovranno adeguare.
La certezza è che la Figc, come Lega B e Lega Pro, non vuole cambiare il format dei campionati: la Serie B resterà a 20 squadre. L’unico modo per riuscirci è aspettare l’esito dei prossimi due gradi di giudizio: il Tar del Lazio il 2 agosto, il Consiglio di Stato il 29. Solo allora, quando si saprà effettivamente quante squadre saranno escluse dai campionati, la volontà della B di partire il 19 agosto sarà cancellata. Dal 30 si potranno fare riammissioni e ripescaggi e dal 2 settembre si potrà giocare, con probabili appendici di mercato per i club in causa e rinvii delle loro prime giornate. Con evidenti disagi: bisogna aspettare 40 giorni, sul mercato non ci saranno prime scelte, le campagne abbonamenti slitteranno, la Coppa Italia sarà negata, insomma non mancheranno altri cambiamenti.
Sul campo hanno acquisito il diritto a giocare in B la Reggina e il Lecco. Ma la loro iscrizione è stata al momento negata. La Reggina non ha provveduto per tempo (20 giugno) agli ultimi pagamenti e spera di avere ragione sostenendo che il Tribunale di Reggio Calabria aveva stabilito termini più lunghi rispetto a quelli perentori della Figc. Il Lecco invece non ha indicato in tempo lo stadio dove avrebbe giocato, sostenendo di avere avuto solo due giorni di tempo per farlo causa slittamento dei playoff (poi vinti). Il Coni (come la Figc) ha bocciato la Reggina e ha dato ragione al Perugia, che aveva fatto ricorso contro l’iscrizione del Lecco. Parola dunque al Tar del Lazio (e poi al Consiglio di Stato).
Poi ci sono le riammissioni, ambiscono alla B il Brescia, il Perugia e, da martedì 18 giugno, anche la Spal, in un vero e proprio machiavellico gioco di incastri per i posti disponibili. L’ordine delle tre è dettato dalla classifica dell’ultimo campionato. Se ci sarà un posto andrà dunque al Brescia. Se ce ne saranno due, spetterà al Perugia. Ma qui c’è un giallo legato allo stadio Curi, indicato dal club malgrado non sia ancora stato rifatto l’impianto di illuminazione (ci vogliono ancora 10 giorni): per questo come campo alternativo il Perugia ha indicato quello di Benevento. Ma è possibile avere una deroga? Le norme in tal senso sono molto contorte e contraddittorie.
Per questo la Spal ci prova. Oggi, mercoledì 19 giugno, la Lega B visionerà la domanda e poi la girerà a Covisoc e Commissione Infrastrutture che prima del 28 daranno il parere alla Figc per il Consiglio federale, quando saranno stilate le varie graduatorie. Senza però utilizzarle. Se il Perugia sarà bocciato, farà un altro ricorso. In ballo c’è anche il Foggia, che si considera prima alternativa al Lecco in quanto finalista dei playoff e ha fatto domanda di ripescaggio.