Cremonese

Cremo, la ricetta di Ballardini:
"Serietà e ambizione"

Oggi il raduno al centro Arvedi, nel pomeriggio primo allenamento. Entro pochi giorni le prime mosse di mercato in entrata.

FOTO FRANCESCO SESSA

Conferenza stampa di inizio stagione in casa Cremonese. Introdotti dall’amministratore delegato Uberto Ventura, il direttore sportivo Simone Giacchetta e l’allenatore Davide Ballardini hanno risposto alle domande dei giornalisti.

 “Iniziamo questa nuova stagione con grande serenità e spirito positivo – dice Giacchetta -. E iniziamo con la conferma di mister Ballardini che di per sé è già un segnale importante rispetto a ciò che la Cremonese vuole fare e dimostrare. La Cremonese vuole essere competitiva nel campionato di Serie B e cercherà di dare il meglio per esserlo. La scorsa stagione ci lascia in eredità un’esperienza importante, che ci ha fatto crescere: ripartiamo da qui e dalla grande esperienza di mister Ballardini”.

Ed è proprio il mister a rispondere alla prima domanda. “La convinzione di rimanere a Cremona – spiega Ballardini – parte da quello che ci siamo detti tante volte. Ovvero la serietà, l’ambizione, l’ambiente: tutte cose che danno forza al nostro lavoro. La serietà delle persone, la società che è seria, le strutture, la competenza, tutto ciò ha portato ad essere davvero molto contenti della scelta che abbiamo fatto”. Sul tema tattico, l’allenatore commenta: “L’idea nostra è quella di partire con la difesa a quattro. Però non è quello che ci condiziona così tanto, perchè se dovessimo essere più solidi in altro modo non ci faremmo problemi nel cambiare. Per noi, lo sapete, valgono molto di più i principi di entrambe le fasi, a prescindere della disposizione in campo. Vogliamo la difesa a quattro per avere un centrocampista o un attaccante in più”.

 In questi giorni alla Cremonese è stato accostato il nome del trequartista Vazquez. “Vazquez? – osserva Ballardini –  è un regista avanzato per la fase offensiva. Dove siamo stati abbiamo sempre avuto un regista classico, mi piace avere nella squadra un giocatore che fa giocare i compagni, che è nato per quel ruolo.

Poi è chiaro che oggi per quel ruolo fai sempre più fatica a trovare qualcuno con le caratteristiche precise, ma cercheremo di averlo”. Tra pochi giorni si partirà per il ritiro: “In ritiro ci si allenerà con serietà e questo vale per ognuno di noi, perchè siamo convinti che chi ci sarà e chi c’è è persona seria e la conosciamo – rimarca il mister -. Ci si allenerà con motivazioni forti e con disciplina. Si va in ritiro, ci si allena con i compagni, si fa il mestiere più bello del mondo: non servono calci nel sedere per allenarsi bene”.

Dal punto di vista del gioco, Ballardini non ha dubbi: “È chiaro che la Cremonese deve avere un’idea chiara di quello che deve fare, a prescindere dall’avversario. Quest’anno a parer mio dovremo costruire una squadra ancora più forte di quella che avevamo la stagione scorsa. Più forte, più motivata, perchè il campionato che andremo ad affrontare è terribilmente complicato. La rosa che andremo a costruire dovrà essere molto ma molto competitiva. In Serie B tutte le squadre sono competitive, lo scorso anno chi è retrocesso in C ha spesso vinto con le prime in classifica.

Il nostro obiettivo è quello di essere competitivi e con la voglia di essere protagonisti. La differenza la fanno le motivazioni e la disciplina. Se credi per aver vinto un paio di campionati di essere forte e conoscere la categoria, vuol dire che non hai capito nulla. Si parte e la forza dev’essere la serietà, è chiaro che servono le qualità, le motivazioni, e quando magari non sei così motivato devi essere altamente disciplinato per essere competitivo in un campionato del genere”.

Passando alla fede del mercato, rispondendo ad una domanda il direttore sportivo Giacchetta commenta: “Nel calcio di sicuro c’è poco. La Cremonese ha una determinata forza, poi bisogna confrontarsi con la volontà degli altri. Di tanti calciatori che fanno parte di questa rosa e che hanno giocato in A, alcuni potrebbero avere apprezzamenti da squadra di categoria superiore o da competitor della stessa categoria. Ma la Cremonese vuole gente motivata, che ci creda.

Noi ci crediamo, ovvio che ricominciare dopo una stagione sofferta come quella dello scorso anno non è semplice, ma dev’essere un obbligo. Abbiamo ambizioni, abbiamo un rapporto pulito con tutti i giocatori, non contrasteremo eventuali ambizioni che si trasformino in un’opportunità entrambe sia per il giocatore che per la società. Insieme però dobbiamo fare di tutto per provare a tornare in A.

La volontà di mantenere il gruppo c’è, poi cosa succederà non lo possiamo sapere, ma la volontà è questa. Se ci sono opportunità molto importanti sia per il giocatore che per la società lo prenderemo in considerazione, ma vogliamo raggiungere un traguardo importante e lo vogliamo raggiungere insieme”.

E proprio a rimarcare questo, continua dicendo: “Al momento c’è la percezione che alcuni dei nostri giocatori sono oggetto di interessamento da parte di altri club di A o delle massima serie straniere. Se ci saranno occasioni le valuteremo, ma prima di tutto c’è ovviamente il rispetto sia nei loro confronti che nei confronti della Cremonese. Dobbiamo dimostrare tutti insieme di meritare un’altra categoria. Ogni situazione verrà esaminata in maniera particolare”.

Intanto la Cremo partirà per il ritiro con un gruppo coeso e che si conosce in modo approfondito: “Avere questo gruppo oggi ti dà la sensazione di avere un gruppo di partenza. Ovvio che ci possano essere delle scorie della stagione precedente, dobbiamo ritrovarci, condividere il nostro percorso tutti insieme perchè sarà difficile, la mentalità, lo spirito di gruppo e la coesione valgono tantissimo. In B non vince spesso la più forte, ma chi riesce a soffrire in campi difficili. Abbiamo piazze importanti in B, inizia ad essere un campionato di un certo livello, giochi davanti a 40mila persone contro Palermo, Bari, vai a Genova contro la Sampdoria, vai a Parma, ci sono realtà di alto livello ed è un campionato top. Ci vuole grandissima condivisione e lo spirito di gruppo, e voler essere protagonisti di questo campionato”.

Al momento il mercato ha registrato solo uscite: “Le entrate non sono legate alle uscite – spiega il direttore sportivo –, a breve fare delle entrate che non dipendono dalle cessioni. Quella di Dessers era ragionata col calciatore e con il club, è stata una bella esperienza per entrambi, abbiamo dimostrato di essere credibili anche nel mercato internazionale, e ora dopo una stagione siamo riconosciuti anche a livello internazionale a differenza della scorsa stagione. Non siamo comunque condizionati da nulla in particolare, se non da quelle che saranno le linee guida della nostra proprietà, ma a breve avremo i nuovi ingressi”.

Intanto c’è però la conferma di Ciofani. “Ciofani? – sottolinea Ballardini – Lo considero un ragazzo straordinario, sarà certamente un giocatore importante per noi in spogliatoio, in campo, in allenamento, in partita. Se l’è guadagnata tutta la riconferma e la stima da parte di tutti”.

Nelle scorse settimane qualche agente ha espresso la volontà di poter trasferire altrove i propri assistiti. “I mugugni di qualche giocatore ci sono da sempre e sempre ci saranno – conclude Giacchetta –. In riferimento a quelle situazioni secondo me sono un po’ state estrapolate e parafrasate quando non volevano dire esattamente quello, mentre in un altro caso è stato un agente che si è espresso con toni inappropriati nel tentativo di dare valore al giocatore ma senza la volontà di screditare il club.

Oggi gli agenti a livello internazionale e nazionale fondano il loro lavoro sui trasferimenti, quindi più si muovono e più guadagnano. Tutti cercano di riproporre il proprio assistito in queste categorie. Fa parte di questa fase qui, poi però c’è la forza del club e la volontà del ragazzo”. “La Cremonese – rimarca Ballardini – vuole ragazzi motivati, che stanno bene alla Cremonese, che sono motivati, e vogliono essere qui. Se qualcuno non ha queste motivazioni e questa disciplina alla Cremonese non ci deve stare, perchè non va bene”.

 In chiusura l’amministratore delegato ha risposto alla domanda sulla riorganizzazione della società. “Non la chiamerei rivoluzione ma evoluzione – spiega Ventura –. È un’evoluzione, in quanto abbiamo fatto un’esperienza importante in A, abbiamo imparato e abbiamo capito dove potevamo migliorare.

Colgo l’occasione per ringraziare il dottor Rossi, che ha fatto un grande lavoro durante il suo mandato. Io in realtà sono da 9 anni nel Consiglio, tutti siamo a disposizione della causa e di quello che la proprietà decide. Importante anche sottolineare gli arrivi di Missiroli, in funzione e a supporto di Giacchetta, e di Bernini nell’area scouting: tutte persone che hanno un background in squadre di nome, e questo è il contributo che il management e la proprietà ha voluto dare alla causa“.

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