Slittamento, allargamento o X
Le incognite sulla prossima B
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Non è nato da un sospiro né da un temporale il prossimo calendario di Serie B che è quello definitivo, ma solo fino a prova contraria.
Tra le chiacchiere informali, i rumors di calciomercato e le battute, la serata di presentazione proprio del calendario, si è svolta al cospetto di convitati di pietra di un certo rilievo.
La “x” inserita nel programma è stata derubricata a mero aspetto formale e così – in fondo – è: si attende che gli organi competenti stabiliscano chi completerà il novero delle squadre che parteciperanno alla prossima B.
Brescia o Reggina potrebbero sapere di essere incluse solo ad agosto.
Anzi: Brescia e Reggina, perché l’allargamento a 21 squadre – osteggiato da tutte le società già iscritte – è uno scenario remoto, forse poco probabile, ma comunque possibile.
Al di là dell’aspetto sportivo – con una proroga ad hoc del mercato per chi sarà riammesso che potrà gioire per il solo fatto di partecipare alla B a prescindere dalla possibilità di poter intervenire sulla rosa dopo le concorrenti -, rimane una situazione che, per quanto esorcizzata dalla mondanità dell’evento, grava sullo svolgimento del prossimo campionato.
La Lega di Serie B parla di responsabilità non proprie per questa situazione e di conseguenza delega all’Autorità giudiziaria l’onere di dirimere la questione sulla ventesima squadra. E sulla 21esima.
Uno scenario, quest’ultimo, che porterebbe a dover rimodulare tutto il calendario, rendendo di fatto vano – ma sarebbe il minore dei problemi – l’esercizio di Villa Olmo.
In fondo, però, si tratta di una questione organizzativa: chi era presente a Como già è tranquillo di partecipare alla prossima Serie B e di conseguenza può concentrarsi sul proprio percorso e sulla propria programmazione, a prescindere dai cambiamenti che potrebbero intervenire.
Quel che è certo è che il via il prossimo 18 agosto, quando ci sarà l’opening night del torneo in anticipo rispetto alla data ufficiale di inizio dello stesso, è tutt’altro che scontato.
Mauro Taino