Cremonese-Salernitana
5 indagati per i fumogeni
Scattano i primi provvedimenti da parte della Questura di Cremona dopo il lancio di fumogeni sul prato dello Zini in occasione del match tra Cremonese e Salernitana, ultima giornata di Serie A, del 3 giugno scorso.
Il direttore di gara era stato costretto ad interrompere la gara dopodal settore riservato alla tifoseria grigiorossa erano stati accesi e poi lanciati in campo diversi fumogeni che avevano creato una densa coltre di fumo impedendo il regolare svolgimento della partita. Solo dopo sette minuti e con l’intervento dei Vigili del Fuoco, la partita era poi ripresa regolarmente.
Già il giorno della partita e per le settimane successive, grazie anche al dispositivo d’ordine pubblico attuato dalla Questura durante la partita, la Squadra Tifoserie della DIGOS ha immediatamente attivato le indagini del caso per giungere all’identificazione dei tifosi resisi responsabili dei comportamenti illeciti.
Successivamente alle operazioni di filtraggio era stata individuata dal personale in servizio di ordine pubblico una giovane tifosa cremonese trovata con alcuni fumogeni nascosti all’interno della borsetta.
Fumogeni che si è poi accertato le erano stati passati attraverso l’inferriata che delimita il piazzale esterno dello stadio dall’area posta sotto la Curva Sud. La giovane era stata identificata sul posto e i fumogeni sequestrati.
Attraverso la visione delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza esterno ed interno allo stadio i due giovani che avevano passato i fumogeni alla giovane, che avendo già superato i controlli di sicurezza poteva così portarli indisturbata in curva, sono stati identificati con certezza anche confrontando le immagini registrate dai tornelli d’accesso alla settore.
Inoltre, la minuziosa e complessa analisi delle immagini girate durante la fase del lancio dei fumogeni in campo, resa estremamente difficoltosa dalla notevole coltre di fumo venutasi a creare, ha permesso di identificare altri due tifosi grigiorossi che hanno materialmente lanciato alcuni fumogeni sul terreno di gioco.
Al termine degli accertamenti, la DIGOS, diretta dal Commissario Capo Gianluca EPICOCO, ha quindi inviato alla locale Procura della Repubblica un’informativa dettagliata e tutti e 5 i tifosi cremonesi sono stati indagati in stato di libertà.
Il reato contestato rientra nell’articolo 6 bis della legge n. 401 del 1989 che punisce con una sanzione penale non solo il lancio ma anche qualunque altro utilizzo di fumogeni o altri artifizi, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile, ovvero bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinanti, oggetti contundenti o, comunque, atti ad offendere, intendendosi per utilizzo qualsiasi azione che concretamente pone in pericolo le persone, compresa la semplice accensione che ricade quindi in un’ipotesi di reato.