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Vbc, l'Europa manca da 5 anni
e una finale da... Manila

Un attacco di Frantti contro Firenze

L’Europa manca dal 1° marzo 2018: Schwerin, Germania, quarti di finale di Coppa Cev, l’allora Pomì veniva eliminata perché incapace di ribaltare lo 0-3 subito all’andata al PalaRadi. Una finale, invece, manca alla Vbc dal 23 ottobre 2016: Manila, Filippine, Mondiale per Club, ko al tie break con l’Eczacibasi. Impossibile paragonare per importanza Pomì – VitrA con Trasporti Pesanti – Il Bisonte, o anche solo avvicinare la Cev Cup alla qualificazione per la Challenge.

Ma tant’è: da allora le rosa non vivono notti da all-in e dal sapore internazionale. Ecco perché sabato al PalaRadi di Cremona per Casalmaggiore le rivendicazioni del ritorno in Europa affonderanno le radici nella volontà di azzerare un’astinenza che perdura da sei anni. Nella decade di A1 della Vbc, l’exploit del biennio 2016-2017 con conquista della Champions, argento mondiale e sogni di Cev svaniti ad un passo dalla finale rappresentano capitoli da aggiornare con nuove avventure oltre confine.

La Challenge Cup, terza competizione europea per importanza negli ultimi due anni vinta dalle italiane Reale Mutua Fenera Chieri (2023) e Savino del Bene Scandicci (2022), può essere un primo approdo per tornare tra le grandi del vecchio continente. Un trampolino di lancio, sul quale salire solo ed esclusivamente battendo Il Bisonte Firenze nella finalissima di sabato.

Sinora i playoff Challenge hanno mostrato una Vbc impeccabile nei risultati: 3-0 sia con Pinerolo che con Bergamo, due vittorie nette nonostante una rosa spremuta da una stagione intensa e con diverse giocatrici con la valigia in mano. Ma dal mercato arriveranno notizie confortanti, con la dirigenza rosa al lavoro per confermare cinque delle sette titolari di questa stagione.

Simone Arrighi

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