Calcio

Junior Tim Cup, la TiCuViGe sfida Boltiere per posto a Roma

Un modo per confermare la grande attenzione non solo sportiva, ma anche sociale di questa iniziativa, che al lustro della possibilità di giocarsi il trofeo nazionale allo stadio Olimpico di Roma, ha aggiunto quest’anno riflessioni e approfondimenti sul tema del razzismo, in puro spirito CSI. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Alla fine ha vinto la Ti.Cu.Vi.Ge., la squadra che rappresenta l’Unità pastorale di Ticengo, Cumignano, Villa Campagna e Genivolta, superando in finale San Bassano. Un successo, ottenuto domenica pomeriggio all’oratorio di San Francesco a Cremona, che ha dato ai ragazzi vincitori il pass per la fase regionale, ultimo step prima di entrare nella cosiddetta finale a otto di Roma.

La Junior Tim Cup è tornata a Cremona, anzi ci è arrivata per la prima volta, dato che il torneo, organizzato dai comitati locali del CSI assieme alla Coppa Italia Frecciarossa di serie A, consente la partecipazione a quelle province che hanno almeno una squadra in serie A. La Cremonese ci è tornata dopo 26 anni, ma la Junior Tim Cup è stata istituita 10 anni fa, dunque per Cremona è stata una bella prima volta, che ha riscosso grande successo con otto formazioni che hanno partecipato.

In totale sono state 16 le province italiane coinvolte, perché in serie A abbiamo 20 squadre, ma Roma, Milano e Torino ne hanno due a testa, mentre Monza è stata aggregata a Milano, mantenendo distinte Firenze ed Empoli. Ora le 16 squadre promosse si sfideranno in incroci già stabiliti – a Cremona toccherà Bergamo, dove ha vinto l’Oratorio Boltiere – e le otto rimaste giocheranno a Roma due gironi più le semifinali e la finalissima proprio prima della Coppa Italia dei grandi.

A Cremona, per la finale della fase provinciale, è arrivato anche Sua Eccellenza il Vescovo Antonio Napolioni, oltre al sindaco di Cremona Gianluca Galimberti. Erano poi presenti, in veste di sacerdoti e tifosi, sia il parroco di San Bassano don Daniele Rossi e il parroco dell’unità pastorale di Ticengo, la cui squadra ha poi trionfato, don Davide Osio.

Un modo per confermare la grande attenzione non solo sportiva, ma anche sociale di questa iniziativa, che al lustro della possibilità di giocarsi il trofeo nazionale allo stadio Olimpico di Roma, ha aggiunto quest’anno riflessioni e approfondimenti sul tema del razzismo, in puro spirito CSI.

Di seguito ecco gli incroci, che porteranno ad avere otto qualificate a Roma:
Torino-Milano
Bergamo-Cremona
Verona-Udine
Genova-La Spezia
Firenze-Empoli
Roma-Lecce
Napoli-Salerno
Bologna-Sassuolo

Giovanni Gardani

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