CENTOVENTICREMO: i big rievocano storia grigiorossa
Giornata di festa allo stadio Zini di Cremona. Nella meravigliosa cornice grigiorossa dell’impianto cittadino la storia diventa protagonista, in occasione del centoventesimo anniversario della fondazione della Cremonese. Tanti gli ospiti attesi per un evento presentato da Eleonora Busi e Mauro Taino che Cremona1 ha trasmesso in diretta.
L’evento CENTOVENTICREMO si apre con il ricordo di quel 24 marzo 1903, quando in Piazza Sant’Angelo, presso l’osteria La Varesina nasceva l’Us Cremonese, con primi colori sociali gli storici bianco e lilla, che lasceranno il posto nel 1914 all’altrettanto romantico grigiorosso attuale. Lo Zini sarebbe diventato impianto di gioco ufficiale delle gare nel 1919 e proprio da qui, da uno stadio che trasuda emozione, parte il racconto della giornata per centoventi significativi anni.
Il primo campione a ricordare la storia grigiorossa è Luciano Cesini memoria che più di tutti rappresenta la Cremonese, che ha parlato della sua emozione: “Oggi è un grande giorno, forse insieme a quello del mio matrimonio il più importante della mia vita. Aver riunito tante persone che han vissuto il grigiorosso è meraviglioso. La mia Cremo lottava col cuore in un calcio diverso da oggi, ma lo sport è sempre bello specie qui a Cremona perché festeggiare in uno stadio così bello è qualcosa di unico”.
La parola passa al figlio del grande Attilio Tassi che ha ricordato il papà così come ha fatto Clara Mondonico che ha parlato del papà Emiliano, due bomber che hanno incarnato i valori della maglia e della famiglia grigiorossa.
È toccato poi a Claudio Bencina, che ha parlato della sua prima promozione in serie A in grigiorosso “la Cremonese è una grande famiglia, noi andammo in serie A dopo tantissimi anni con un gruppo fantastico che meritava la promozione già da prima, ma che non ha mai mollato vivendo emozioni intense con una compattezza che esaltava la qualità che non mancava”. Bencina ha ricordato poi anche il grande Gianluca Vialli, campione e persona di valore che rimane nel cuore dei presenti e dei cremonesi tutti.
La storia della Cremonese approda agli anni 90′ con Filippo Citterio, che ha ricordato due grandi eventi, il gol alla Juventus e lo scambio dei gagliardetti con Diego Armando Maradona, e Giancarlo Finardi che ha ricordato il suo periodo in campo, ma anche quello vissuto nello staff sia in prima squadra che alla guida del vivaio.
Non poteva mancare il ricordo della grande vittoria della coppa Anglo-Italiana del 1993. È il capitano Corrado Verdelli, pure in gol nella finale giocata contro il Derby County, a ricordare il grande Gigi Simoni. Le emozioni di un successo europeo memorabile: “Cremona si era mossa in massa per raggiungere Wembley per sostenerci e vincere in uno stadio così non è banale e ce ne siamo resi conto bene forse nei mesi seguenti. Eravamo una squadra unica, che ha vinto con tutti protagonisti. Ci furono molte rotazioni e ognuno portava il proprio contributo – ha spiegato Verdelli -. Abbiamo vissuto un sogno, concluso con una gioia immensa. Il giorno della finale eravamo consapevoli della nostra forza e volevamo regalare questa gioia alla città”.
Il ricordo di Erminio Favalli e di Gigi Simoni è presente con le parole toccanti della moglie del mister: “Cremona per Gigi è stata una tappa fondamentale. A questa città sono legati i ricordi più belli. Quella squadra giocava bene al cospetto di grandi campioni in serie A. È sempre una gioia ritrovare calciatori mitici che tanto hanno dato a quel gruppo”. Tra loro Andrea Tentoni, bomber di quei tempi, che ha ricordato quegli anni: “Mi volle Simoni e passo dopo passo sono riuscito a farmi spazio e segnare qualche gol che insieme al lavoro della squadra ha portato bei risultati”.
Anni difficili dopo l’era Simoni, ma anche il riscatto con la grande promozione in B con l’autore del gol decisivo contro il Livorno per la promozione del 1998, Simone Guarneri che ha ricordato quell’anno: “Fu un percorso unico costruito insieme in barba a chi non ci dava per favoriti. Alla fine festeggiare fu bellissimo”.
La parola passa a Giorgio Roselli, allenatore della doppia promozione dalla serie C2 alla serie B: “Sono stati anni non facili, ma vincenti alla fine, ma ciò che più conta è la storia della Cremonese e dei suoi colori magici”.
In quella squadra il bomber principe, ancora amatissimo a Cremona, è stato Gioacchino Prisciandaro, che con grande umiltà ha ringraziato per i suoi tanti gol i compagni di squadra (tra i quali Pietro Strada che pure ha preso la parola), a testimonianza della grande umanità di un centravanti eccezionale, dentro e fuori dal campo.
Un momento molto toccante allo stadio Zini quando Eleonora Busi ha ricordato Davide Astori, calciatore della nazionale scomparso prematuramente, che si era fatto apprezzare come calciatore e come ragazzo di grande valore in grigiorosso, oltre che in tutte le squadre in cui ha giocato con onore.
Si arriva poi all’era Arvedi, con Simone Pesce, perno del centrocampo della squadra della promozione del 2017, che ha lodato tutti coloro che hanno lottato col cuore per un ritorno in serie B atteso e vissuto con palpitazione.
Ha parlato anche la bandiera Stefano Lucchini, protagonista della crescita maturata nel vivaio grigiorosso da giovane e della chiusura di una bellissima carriera (arrivata fino alla Nazionale) proprio con la maglia del cuore, nell’anno di quella bellissima promozione: “Qui sono diventato uomo e devo tanto alla Cremonese, ecco perché è stato bellissimo per me tornare per restituire quanto mi era stato dato, in una stagione conclusa con la vittoria più bella”.
Il direttore sportivo di quei tempi, Stefano Giammarioli ha reso merito a tutta la società, con il Cavaliere Giovanni Arvedi in testa, per una gioia regalata a una città che da anni aspettava una soddisfazione importante.
L’ultima tappa della storia della Cremonese porta alla promozione in serie A con il capitano Daniel Ciofani, Matteo Bianchetti e Michele Castagnetti presenti all’evento, ed emozionati nel ribadire con passione i concetti di famiglia e gruppo che tutti i protagonisti di giornata hanno citato e che sono stati basilari per il gran ritorno in serie A.
Si chiude un pomeriggio unico nel suo genere con un grande applauso dei presenti, che hanno reso merito ad un viaggio bellissimo e senza tempo, per una passione grigiorossa che dura da centoventi anni. E che non finirà mai…
Roberto Moscarella – Laura Bosio
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