Carnesecchi, dalla missione grigiorossa al sogno azzurro
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Una parata su Pafundi, nuovo che avanza, una su Tonali, coetaneo in pianta stabile nella nazionale dei grandi: le prime immagini ufficiali di Marco Carnesecchi con la nazionale di Mancini fanno da prologo a Italia-Inghilterra di giovedì a Napoli, replay della finale di Wembley che si giocherà il giorno prima della ricorrenza della nascita della Cremonese, squadra di cui il 22enne da Rimini è portiere da due stagioni e che ha contribuito a riportare in serie A.
Proverà anche a salvarla, come fatto a Monza in un primo tempo da saracinesca, ma la missione sembra più complicata del previsto, di quando a fine agosto tornò al Centro Arvedi. L’infortunio da smaltire, l’operazione alla spalla che gli precluse la Lazio per il grande salto. A Cremona, Carnesecchi ha potuto lavorare con tranquillità fino a strappare la titolarità a Radu. Tante partite da superman, qualche abbaglio non da lui in alcune giornate storte.
Ma la crescita del giovane portiere in prestito dall’Atalanta, nell’anno dell’esplosione dei profili che non t’aspetti (Provedel e Falcone su tutti), non è passata inosservata allo staff di Mancini, che nell’emergenza ha bussato all’under21 e fatto respirare aria da nazionale senior al grigiorosso, che al ritorno a Cremona vivrà un altro incrocio da libro cuore: dall’azzurro al nerazzurro, quello della “sua” Atalanta, prossima avversaria allo Zini il 1° aprile.
Simone Arrighi