Pergolettese-Mantova è uno spareggio. O forse non ancora

Suona come spareggio anche se, viste le distanze esigue, non può essere decisivo: ma Pergolettese-Mantova, di scena domenica alle 17.30 al “Voltini” ha un peso specifico enorme nell’economia del campionato e, soprattutto, della corsa salvezza.

La classifica non mente: la Pergolettese ha 33 punti, una sola lunghezza sotto la salvezza diretta; il Mantova invece è dietro di 2 punti. I biancorossi, complice una crisi che ha messo fuori gioco il tecnico Corrent, esonerato lunedì scorso, vedranno l’esordio in panchina di Andrea Mandorlini, voglioso di risollevare lo storico club del “Martelli”.

La Pergolettese però è in un buon momento: 7 punti in 3 gare, che sarebbero stati 9 senza la rimonta subita nel finale col Sangiuliano City, ma al contempo l’incapacità – invertendo la tendenza che ha contrassegnato il girone d’andata – di vincere in casa, dove i 3 punti non arrivano dal match con il Lecco dell’8 gennaio.

Di contro il Mantova lontano da casa non vince dalla trasferta di Meda col Renate (era addirittura il 4 dicembre), anche se nell’ultima uscita in casa del Pordenone ha strappato un punto di peso, il primo dopo tre ko di fila senza segnare. Guccione è, al solito, il punto di riferimento offensivo, ma attenzione anche a Mensah, che proprio all’andata con la Pergolettese segnò uno dei due gol coi quali i biancorossi ribaltarono la partita, vincendo 2-1.

E’ una rosa extralarge quella del Mantova, rimpolpata nel mercato invernale e per questo non sempre di facile gestione, anche se resta la grande incognita Mandorlini, nel senso che il tecnico ha avuto poco tempo per prendere confidenza coi suoi nuovi giocatori. Tra gli arrivi di gennaio spicca l’ex Cremonese Bocalon, giunto dal Trento e in rete già 5 volte in 6 gare. I 49 gol subiti (dato inficiato dagli ultimi 6 subiti dal Vicenza in 90′) fanno del Mantova la peggior difesa; i 35 segnati sono però un dato lusinghiero, il migliore della zona bassa.

Giovanni Gardani