Cremonese

Un mese di Ballardini: come sta cambiando la Cremonese

Alla guida della Cremonese dal 15 gennaio, Davide Ballardini ha indirizzato in modo chiaro il suo corso tecnico alla guida dei grigiorossi. Da quando è seduto sulla panchina che a inizio stagione era stata affidata a Massimiliano Alvini, l’allenatore ravennate ha conquistato un punto in quattro gare di campionato, ma ha anche firmato le imprese in Coppa Italia su campi difficili e prestigiosi come Napoli e Roma (sponda giallorossa). Sei partite in cui la Cremonese di Ballardini ha uno score di 6 gol fatti (di cui quattro in Coppa) e 11 subiti (3 in Coppa).

L’andamento del possesso palla in questa stagione (in rosso la gestione Alvini, in grigio quella Ballardini)

Ballardini ha impostato sin da subito il lavoro cambiando radicalmente l’atteggiamento della squadra in entrambe le fasi di gioco, concentrandosi soprattutto su quella difensiva, anche considerata la scelta di non contendere il controllo della palla agli avversari: le percentuali medie di possesso sono scese infatti dal 45,81% di Alvini al 38,53% del tecnico ravvenate. A diminuire fortemente è stata anche l’intensità nel pressing, sostanzialmente dimezzata come evidenziato da un indice PPDA** praticamente raddoppiato (dal 9,75 della prima parte di stagione al 17,8 attuale).

L’andamento dell’indice PPDA** in questa stagione (in rosso la gestione Alvini, in grigio quella Ballardini)

Ballardini ha scelto di impostare una difesa a zona con un baricentro più basso e con l’obiettivo principale di coprire la porzione centrale del campo lasciando spesso gli esterni avversari liberi di ricevere indisturbati in ampiezza, proprio per privilegiare la copertura dello spazio. Un’inversione di tendenza radicale rispetto a quanto chiesto da Alvini, tanto che a volte la Cremonese si dimostra eccessivamente passiva in luogo dell’aggressività nel duello che chiedeva il tecnico di Fucecchio, con i giocatori che non sembrano aver ancora completato del tutto il processo di assimilazione dei nuovi principi.

L’andamento dei tiri subiti e di quelli subiti in porta dalla Cremonese in questa stagione: rispettivamente in rosso e blu nella gestione Alvini e in grigio e verde in quella Ballardini

A questo atteggiamento maggiormente prudente, però, non è corrisposto un miglioramento degli indicatori difensivi. Se complessivamente sotto la gestione Alvini la squadra concedeva 14,3 tiri di media a partita di cui 5,5 in porta (il 38,5%), oggi le conclusioni avversarie medie sono salite a 17,1 di cui 7 nello specchio (il 41,1%). Tuttavia, misurando in termini di expected Goals* la pericolosità delle occasioni concesse, la Cremonese ha continuato a lasciare in media 2,1 expeceted Goals* di media a partita.

L’andamento dei tiri effettuati e di quelli effettuati in porta dalla Cremonese in questa stagione: rispettivamente in rosso e blu nella gestione Alvini e in grigio e verde in quella Ballardini

Come prevedibile a calare è stata anche la produzione offensiva, sia in termini di expected Goals* generati (da 1,46 di media con Alvini a 1,04) sia di volume di occasioni create: si è infatti passati dai 13,75 tiri di cui 4,15 nello specchio (30,1%) della prima gestione tecnica agli 8 di cui 2,6 nello specchio (32,5%) con Ballardini. A migliorare, sebbene leggermente, è dunque la percentuale di conclusioni verso la porta avversaria sul totale di quelle tentate. Una buona notizia, considerate le difficoltà avute nella prima parte di stagione dalla Cremonese nel convertire le chance costruite, ma ancora non in grado di risolvere il problema.

L’andamento degli expected Goals* generati e concessi dalla Cremonese in questa stagione: rispettivamente in rosso e blu nella gestione Alvini e in grigio e verde in quella Ballardini

Il percorso intrapreso da Ballardini appare dunque chiaro e risponde all’esigenza di concedere meno, anche se fino a questo momento non c’è ancora stata l’inversione di tendenza auspicata. Le attenuanti non mancano, a partire dal fatto che su sei gare della gestione del ravennate, quattro sono state contro big della Serie A come Napoli (due volte), Roma e Inter: partite che inevitabilmente cambiano le carte in tavola quando si parla di numeri.

Lo stesso discorso si può applicare anche alla fase offensiva, dove la Cremonese è chiamata ad un salto di qualità in termini realizzativi, almeno per quanto concerne l’efficacia sottoporta. Senza contare che il ravennate è alla guida dei grigiorossi sostanzialmente un mese, un tempo certamente breve per cambiare volto alla squadra. Anche se la Cremonese, di tempo, ne ha sempre meno per svoltare.

Mauro Taino

*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...