Cremo, come te nessuno in Europa
Senza vittorie in campionato e contestata dai tifosi dopo la disastrosa prestazione col Lecce
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Ci ha risvegliati da un sogno la Cremonese. Come è possibile sbancare Napoli e vincere a Roma in Coppa Italia per poi perdere in casa con il Lecce, dopo aver lasciato le chiavi dello Zini al Monza e alla Sampdoria, ed essere andati gambe all’aria a Verona ed Empoli?
Alla 21esima giornata archiviata la Cremonese non ne ha vinta una. E quel che è peggio è che ha sbagliato tutti gli scontri diretti per la salvezza, senza distinzione tra pre e post rivoluzione in panchina, perdendo ogni duello campale allo Zini. Col Lecce è arrivata a corto di uomini e di idee. Se l’unica conclusione nello specchio salentino è un tiro da fuori di Felix al 94’, in casa, nella partita della vita, vuole dire che i problemi sono profondissimi. Non riuscire a rendersi pericolosi contro una squadra formata per metà da reduci della B è emblematico delle difficoltà di una Cremonese sfoltita nel mercato invernale, assortita con difetti evidenti in estate.
Il primato negativo delle mancate vittorie è rimasto un unicum grigirosso. L’Elche, squadra spagnola che in Liga non aveva ancora vinto prima di questo weekend, si è sbloccata contro il Villareal: 3-1 per rendere ancora credibile la rimonta. Così, la Cremo è rimasta l’unica squadra dei top 5 campionati continentali a non aver ancora esultato. Chiudere lo 0-2 col Lecce con decine di minuti di cori contro chi ha allestito la squadra (il diesse Giacchetta) significa che la comprensione dei tifosi, presenti in massa sempre e ovunque, è ormai esaurita.
Simone Arrighi