E' morto Carlo Tavecchio: era a capo del calcio dilettantistico lombardo
Aveva 79 anni ed era ancora nel pieno delle forze, Carlo Tavecchio. Ma un problema polmonare, col peggioramento negli ultimi giorni, ha portato a un corso rapido e alla morte dell’attuale presidente della Figc Lombardia.
Aveva 79 anni ed era ancora nel pieno delle forze, Carlo Tavecchio. Ma un problema polmonare, col peggioramento negli ultimi giorni, ha portato a un corso rapido e alla morte dell’attuale presidente della Figc Lombardia. Carlo Tavecchio era subentrato a gennaio 2021 e Giuseppe Baretti, che in quel periodo era gravemente malato e si era poi spento nel giugno dello stesso anno.
Originario di Ponte Lambro – e proprio dalla locale società della Pontelambrese, della quale fu presidente per 16 anni, iniziò la sua carriera di dirigente sportivo – Tavecchio aveva poi ricoperto importanti ruoli in seno al calcio prima dilettantistico e poi professionistico, per tornare poi nuovamente al mondo dei dilettanti. Non aveva particolari legami con Cremona, dove però era stato l’estate scorsa per il consueto tour delle provincie e delle federazioni che la LND organizzava nei comitati.
Tavecchio aveva presieduto la Lega Dilettanti Nazionale dal 1999 al 2014, l’anno della svolta. Il suo ruolo di spicco è stato infatti quello di presidente della FIGC, iniziato proprio nell’agosto 2014, superando Demetrio Albertini, al novembre 2017, quando a seguito dello sfortunato playoff Italia-Svezia, che ci eliminò dal Mondiale di Russia, si dimise dall’incarico, considerandosi responsabile del fallimento dopo la scelta non proficua del ct Ventura (a Tavecchio si deve in verità anche l’avvento sulla panchina azzurra di Antonio Conte, protagonista invece di un buon Europeo 2016).
Nel 2021, come detto, il ritorno al mondo dei dilettanti, come presidente regionale lombardo, in pieno Covid, superando il bresciano Alberto Pasquali. A marzo decise di forzare i tempi per un mini torneo di Eccellenza, che consentisse di avere almeno una promozione in D. Poi quest’estate la riapertura ai gironi da 16 squadre dalla Promozione in giù, con conseguente maxi ripescaggio di parecchie società nelle varie categorie.
Giovanni Gardani