Cremo, attenta: allo Zini un’Inter ferita dalla sconfitta di lunedì

L’Inter si presenta allo Zini per riscattare la bruttissima sconfitta maturata contro l’Empoli lunedì sera a San Siro. Sicuramente una notizia pessima per la Cremonese, che si troverà di fronte una squadra molto più attrezzata e con tantissime motivazioni.
In realtà, pochissimi giorni prima, i nerazzurri avevano trovato l’enorme gioia del derby vinto contro il Milan, valevole per l’assegnazione della Supercoppa Italiana. Forse proprio quel successo ha portato la squadra di Inzaghi ad un enorme calo nella sfida casalinga contro l’Empoli.
Il 2023 dell’Inter può considerarsi, tutto sommato, positivo. L’anno si è infatti aperto con la grande vittoria sulla capolista Napoli a San Siro, 3 punti che sembrava potessero riaprire il discorso Scudetto. Così non è stato, l’Inter fa infatti parte di quel gruppo di squadre inseguitrici che continuano a sprecare occasioni per mantenere il passo dei partenopei.
Non è un caso che, infatti, tre giorni dopo la straordinaria vittoria sul Napoli, i nerazzurri si siano fatti fermare sul pari dal Monza, compagine che, quantomeno sulla carta, ha parecchio in meno rispetto alla formazione di Inzaghi.
Nel mezzo le risicate vittorie contro Parma in Coppa Italia (ai supplementari) ed Hellas Verona in campionato, successi che non hanno per nulla convinto per la prestazione di squadra e dei singoli.
L’Inter, complice la discontinuità di risultati palesata tra il 2022 e l’inizio del 2023, è scivolata al quarto posto, a pari punti con le romane Lazio e Roma. Il Milan, secondo in solitaria, si trova a +1, ma massima attenzione va prestata anche all’inseguitrice Atalanta, a soli 2 punti dalla squadra di Inzaghi.
Ad oggi il distacco dalla capolista Napoli è di 13 punti, una distanza siderale che, considerando anche il rendimento complessivo stagionale dei nerazzurri, difficilmente verrà colmato. Verosimilmente l’obiettivo per la società meneghina sarà ora quello di mantenere un piazzamento Champions, il minimo indispensabile considerando il valore e la profondità di una rosa fortemente competitiva come quella a disposizione del tecnico Inzaghi.
Simone Guarnaccia