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Nicola Caleffi, il casalasco giovane promessa (certa) del Tennistavolo

Ben 52 gli atleti pongisti che hanno disputato nel Torneo Open 4a Categoria a Sermide e tra questi uno in particolare è riuscito a imporsi e ha davvero brillato: il casalasco Nicola Caleffi, classe 2008. Non elenchiamo i match e i relativi risultati che lo hanno portato sul gradino più alto del podio, sta di fatto che si è distinto con estrema sicurezza e maturità di gioco. Nicola si allena presso l’ASD Tennistavolo San Polo da quando aveva solo nove anni, dove ciò che era iniziato alla Polisportiva Amici del Po per puro gioco e divertimento coi coetanei, diventa passione.

La Società nasce come Tt San Polo nel lontano nel 1987 per volontà di un gruppo di amici 18enni di Colorno. Da allora la strada percorsa è parecchia e oggi allena ragazzi/e sia per tornei individuali che per campionati a squadre. Dal 2015 ha pure in gestione la palestra dedicata esclusivamente al tennistavolo nell’impianto Sport Center “E. Negri” a Parma dove ormai hanno luogo la maggior parte degli allenamenti e parecchie gare.

Non sempre si pensa al tennis da tavolo, altrimenti detto ping pong, come sport da praticare e per il quale competere, tutti da sempre vediamo tavoli e racchette, molti ci hanno giocato, provato, si sono divertiti ma difficilmente un ragazzo giovane lo pratica seriamente presso una società e vi si allena con regolarità per le competizioni; del resto va detto che società come quella di San Polo vicine a noi non ce ne sono.

Inoltre non tutti sono disposti dopo la scuola a recarsi a Parma tre giorni alla settimana, a volte anche cinque, per gli allenamenti. Nicola sì, lui lo ha fatto che era ancora bimbo, lo ha fatto per tutto il tempo del ponte chiuso e lo fa tutt’ora, anche di più, dal momento che è cresciuto parecchio e che i risultati conseguiti sono sempre più alti. In questo torneo si è distinto non solo in quanto vincitore ma per avere retto tutti i passaggi di un torneo alquanto impegnativo con lucidità. Solo 14 anni, con addosso tutta la voglia di vivere dell’età, di stare con gli amici e mai si lamenta quando a questi deve togliere tempo per il ping-pong. Costante nell’allenarsi, concentrato nelle gare è una promessa vera della disciplina e un orgoglio per due lande della bassa, divise dal grande fiume ma pur sempre appartenenti a due sponde di un unico territorio.

Giovanna Anversa

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