Alvini: "Con l'Empoli gara fondamentale, ma non finisce qui: ci sono tante partite"
Conferenza pre partita per Massimiliano Alvini, con fucus sull’Empoli prossimo avversario dei grigiorossi (calcio di inizio domani, venerdì 11 novembre, alle 20.45). “È una partita importante, fondamentale – commenta rispondendo alle domani l’allenatore della Cremonese -. Domani sera la posta in palio è alta, perchè abbiamo la possibilità di dare continuità a quanto fatto nell’ultimo periodo, ne siamo consapevoli. Per la trasferta partiamo tutti, poi domani mattina in base a quello che mi dice lo staff medico decideremo chi mettere in campo e chi giocherà. È logico che con tre partite in sei giorni ci sono delle situazioni da valutare, ma il nostro staff medico e di preparatori è straordinario, mi fido di loro e domani mattina verificheremo”.
In tema di assenze, il tecnico grigiorosso chiarisce: “Mancheranno Radu e Chiriches, che sicuramente non saranno a disposizione . “Dessers si è allenato, domani mattina valuteremo, dovrebbe essere pronto per giocare. Poi dipenderà da quello che voglio fare, ma non ho problemi, sono certo che chi scenderà in campo risponderà presente”.
“L’Empoli è una squadra forte – ha aggiunto Alvini -, lì sanno fare calcio e lo fanno da anni. È un esempio di grande intelligenza calcistica, di formazione, quindi sappiamo che è una squadra forte, che ha un’esperienza superiore alla nostra in questa categoria. Ma la Cremonese può essere un modello in futuro come l’Empoli. Grande rispetto per loro, ce la giocheremo con i nostri punti di forza. Contro il Milan abbiamo fatto una buona fase difensiva, migliorando i nostri difetti. Abbiamo lavorato molto per poter migliorare, fa parte del processo di crescita che possiamo avere. Sicuramente non abbiamo fatto benissimo la fase di post-conquista, dovevamo gestire meglio la palla. Lo abbiamo fatto meglio a Salerno, o a tratti con lo Spezia. Contro il Milan fai più fatica, ma il processo di crescita nostro passa attraverso il miglioramento della fase di non voler prendere gol, di rimanere attaccato all’avversario, e quando abbiamo la palla saperla gestire meglio. Questa è la strada”.
Per l’allenatore della Cremonese, però, non si tratta di una diretta concorrente per la salvezza: ““Secondo me l’Empoli ha qualcosa in più, come la Salernitana o altre squadre. È un’ottima squadra, sicuramente per noi è una partita importante. L’Empoli ha esperienza, qualità, conoscenze. La Cremo si sta trovando bene a lavorare sulle linee di passaggio più che andando alta nell’uomo contro uomo. L’importante è che la squadra abbia chiaro quello che dobbiamo fare, e i ragazzi sono straordinari, sanno mettere in pratica le idee. Domani magari possiamo fare una pressione un po’ diversa, ma non una pressione altissima come abbiamo fatto ad inizio stagione. I ragazzi stanno facendo bene così, abbiamo bisogno di certezze”.
“La Cremonese – ha detto in riferimento alla classifica – è attaccata alle dirette concorrenti, chi dice il contrario non conosce la forza che c’è dentro al gruppo di lavoro e dentro di noi. Siamo uniti, un’entità unica. C’è un dato di fatto: noi non abbiamo vinto. Ma c’è un altro dato di fatto: la Cremonese se la gioca, è viva, ed è merito dei calciatori. Poi il campionato si ferma ma alla ripresa ci saranno 24 partite a disposizione, tantissimi punti, ce la giocheremo. Di certo non finisce qui, siamo ancora attaccati. Vorrei ricordare che alcuni giocatori sono arrivati a fine mercato, un percorso di adattamento ci vuole. Ma fondamentale è far capire che la Cremonese è tanta roba, ha una sua identità, poter giocare qui è straordinario. In questo momento tutti i ragazzi stanno iniziando a capire cosa vuol dire questo. È significativo per noi, il merito va ai ragazzi che stanno facendo questo percorso”.
Alvini ha quindi concluso: “Il punto con il Milan? È cancellato, ormai tolto dalla mente. Abbiamo rivisto qualcosa ieri, ma quello che conta è domani. Il focus è solo sull’Empoli. Ho visto i ragazzi consapevoli di quello che andremo ad affrontare domani. Ma lo sappiamo. La coesione che c’è è merito dei calciatori, e aver cambiato così tanto contro il Milan fa capire che io mi fido ciecamente di loro. Forse può darsi che qualcuno sia stato un po’ sacrificato, ma mi fido di loro. Sicuramente il gruppo sta crescendo, stiamo diventando una squadra. È importante ragionare da squadra sempre, in qualsiasi momento”.