CENTOVENTICREMO

Le dichiarazioni dei protagonisti subito dopo la partita

Mister Pecchia: “C’è grande gioia e grande entusiasmo. È stata una stagione di grandissimo livello, alla fine l’abbiamo spuntata. È stato complicato per tutti ma ci siamo riusciti. Si poteva chiudere in casa, ma alla fine è bello lo stesso. La gioia è per chi è venuto qui e per chi è rimasto a Cremona”.

DG Armenia: “All’inizio della partita avevo poche speranze, poi col passare del tempo il sogno si è realizzato. Il Cavaliere Arvedi se la merita tutta. La squadra ha meritato
la promozione”

Ciofani: “Una gioia incredibile, ci siamo riusciti con una cavalcata incredibile. I tifosi ci hanno dato tanto coraggio. Quando abbiamo sentito che aveva segnato il Perugia ho pensato solo a tenere la palla il più lontano possibile. Dedico la promozione a mia moglie ed ai miei due figli”.

Braida: “Dopo la sconfitta contro l’Ascoli non ci credeva più nessuno, ma i tifosi non hanno mai smesso di farlo. L’impresa è stata grandiosa, la dedico al Cavaliere Arvedi, un grandissimo premio per una persona straordinaria. Complimenti a tutti i giocatori, mister, staff e tutti i nostri tifosi”.

Giacchetta: “Emozione che tutti quanto noi vorremmo vivere almeno una volta nella vita. Si è realizzato questo sogno, abbiamo meritato questa categoria e ci siamo proposti nonostante le sofferenze. Questa proprietà lo meritava. E’ una serata magica, serata storica. I tifosi ci hanno dato una carica in più. La Cremonese ci è arrivata con il gioco, abbiamo proposto tanti giovani di altissimo livello, questi ragazzi hanno dimostrato tutta la loro qualità”.

Valzania: “Un mix d’emozioni. Sapevamo che il Monza aveva una partita veramente tosta e per questo pensavamo di riuscirci. Di Carmine si merita questo, come ce lo meritiamo tutti noi. In questo momento dobbiamo solo gioire. In serie A possiamo fare bene, ora dobbiamo solo festeggiare”.

Di Carmine: “Sono felice perchè abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Nell’anno più difficile della mia carriera i tifosi mi sono stati vicini. Sapevo che avrei segnato perché ero carico e ho sentito l’appoggio dei compagni. I rigori li ho sempre calciati, oggi la palla pesava. Dedico il gol a mia moglie e mia figlia”.

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