Missione quasi compiuta. E per togliere di mezzo anche quel “quasi” – che fa tutta la differenza del mondo tra risultato centrato o soltanto sfiorato – ci sono due occasioni: quella di sabato alle 14.30 in casa del Renate e quella di domenica prossima, 24 aprile, al “Voltini” contro la Pro Patria. Più facile decisamente il secondo tentativo, tra i due, ma perché non provare a chiuderla prima?
All’andata col Renate la squadra all’epoca allenata da Lucchini vinse a sorpresa; da allora la squadra brianzola ha perso il suo bomber, Galuppini, che sogna di vincere già sabato il campionato con la maglia del SudTirol, ma non ha abbassato la guardia ed è sempre rimasta nella zona alta della graduatoria. A 180 minuti dalla fine il Renate è certo del quarto posto, che potrebbe migliorare solo con un piccolo miracolo, dato che il +4 della FeralpiSalò lascia poco spazio a rimonte e recuperi rispetto alla terza piazza dei gardesani.
Insomma, i gialloblu sulla carta dovrebbero avere più fame, fermo restando che i 40 punti sono già un’ottima quota, forse sufficiente, anche se l’ideale sarebbe chiudere a 41 o 42 punti. Oggi la Pergolettese di Mussa, che arriva da sei risultati utili di fila, ha 2 punti in più sulla zona playout e soprattuto 10 punti in più sul penultimo posto, tenendo sempre presente che con un gap di 8 lunghezze lo spareggio non si gioca e si salva la meglio piazzata.
Può arrivare già sabato la matematica salvezza? Certo che sì, in caso di vittoria e di contemporaneo mancato successo del Mantova in casa Pro Patria e del Trento in casa con la Juventus U23, dato che sia coi virgiliani sia coi trentini la Pergolettese è in vantaggio negli scontri diretti. Basta invece un pareggio se il Trento perde o se le ultime quattro non fanno punti. Guardando al Renate, da tenere d’occhio ci sono le punte Maistrello, Rossetti e Chakir, mentre è un vero e proprio stakanovista il centrale difensivo Anghileri, 36 presenze su 36.
Giovanni Gardani