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Cavalli: "Vittoria Amstel non è l'apice, ma un premio". Ora le altre Classiche

Intervistata durante il programma BlaBlaBike, Marta Cavalli è tornata sulla straordinaria impresa alla Amstel Gold Race e ha parlato del momento di carriera che sta vivendo e sui programmi delle prossime settimane.

“Non avevo – racconta parlando dell’azione decisiva che le ha consentito di importsi alla AGR – grandissime sensazione all’ingresso del circuito del Cauberg: abbiamo costruito l’azione all’ultimo momento con l’ammiraglia: ho visto che le altre si guardavano e ho osato giocandomi il tutto per tutto. Appena scattata mi sono voltata per vedere se ci fosse o meno del gap e il fatto che le avversarie fossero abbastanza distanti ha fatto sì che acquisisissi fiducia. Poi ho spinto fino all’ultimo per non avere rimpianti”.

La ciclista cremonese quindi sottolinea: “E’ la conferma del lavoro iniziato tanti anni fa alla Valcar, con le Fiamme Oro e poi nella nuova esperienza internazionale con la Fdj: non è l’apice, non lo considero tale, ma il giusto premio per le tante persone che lavorano con me tutti i giorni. E’ una vittoria che dedico a quello che chiamo il ‘Team Marta’ che comprende tutti quanti mi stanno vicino, dallo staff e le compagne ai miei genitori, agli amici e ai fans”.

“Quando ho detto che mi sentivo pronta per una vittoria – aggiunge -, non volevo sembrare arrogante, ma un’affermazione perché sono consapevole del livello necessario per ottenere certe vittorie e del mio livello: quando si fossero allineati tutti i pianeti, la vittoria sarebbe arrivata: sono contenta di non essermi smentita”.

Cavalli parla quindi del passaggio alla Fdj Nouvelle Aquitaine Futurscope: “Credo sia stato un passaggio fondamentale, senza nulla togliera alla Valcar cui sarò sempre grata, ma si cresce. La dimensione World Tour del nuovo team è stato uno stimolo maggiore anche per me per tirare fuori più energie. Lo stesso staff e le compagne differenti danno nuovi stimoli. Qui c’è un ambiente famigliare, ma più lavorativo: cambia l’approccio mentale e questo mi ha aiutato a fare uno step fondamentale”.

Ora il programma stagionale prevede altre classiche, a partire dalla Parigi-Roubaix di sabato 16 aprile. Poi la Liegi-Bastogne-Liegi e la Freccia Vallone e infine un piccolo break per recuperare da questa prima parte di stagione intensa con la consapevolezza di una vittoria – prestigiosa – in più. “Sarò più sorvegliata – ammette -, potrebbe essere un nuovo capitolo”.

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