Basket

Fortitudo capace di punire gli errori in più di una Vanoli in serata

Il miglior Aradori stagionale stende la Vanoli Cremona 85-83 e regala il match salvezza alla Fortitudo Bologna, sono 27 i punti del numero quattro della Kigili con un 6/10 dall’arco. Cremona in un certo senso risponde alla pioggia di triple dell’italiano con una buona prova corale che arriva al 41.9% da tre, ma non basta. Pensare che la partita più importante dell’anno la Vanoli l’ha anche onorata, con una grande prestazione andando anche avanti in alcuni tratti e rispondendo sempre ai canestri avversari nella bolgia del Paladozza al 100% di capienza. Nella serata di Groselle, 21 punti+5 rimbalzi e 2 stoppate, ancora un grande McNeace ma un timido Dime: il reparto lunghi di certo non ha sfigurato con lo statunitense biancoblù che ne ha anche messi 14, eppure i ranghi più lunghi hanno inciso.

Martino ha spesso schierato Benzing insieme a Groselle costringendo i lunghi di Cremona ad allontanarsi da dentro l’area e permettere le imbucate del lungo di turno sotto canestro contro Kohs o il raddoppio inefficace degli esterni. La effe ha anche schierato con effetti alterni una zona adattabile 3-2 o 2-3, forzata spesso da skip pass di Juskevicius o dalle bombe di Tinkle e Kohs in grado non sempre di ottenere punti, ma meglio del solito. Pochi ma molto buoni i giocatori per Coach Galbiati, 6 giocatori in doppia cifra su 8 scesi in campo e Tinkle a quota 17 punti con il 3/4 dall’arco.

Nei momenti topici la faccia tosta di Spagnolo, 19enne come pochi in italia, ha permesso comunque di rimanere a galla, fino ai due momenti chiave che hanno di fatto complicato la gara: lo sfondamento proprio del numero 9 in penetrazione su Benzing, molto dubbioso, ma comunque fischiato contro Cremona e gli 11 secondi sprecati senza fallo nei possessi finali della gara quando forse un fallo più veloce avrebbe dato diversi effetti. Con i “se” e i “ma” non si va ovviamente da nessuna parte e la sconfitta per i cremonesi è arrivata in modo analogo al resto della gara: ogni errore corrisponde ad una punizione, questo il Leitmotiv della partita in cui le squadre hanno risposto ad ogni azione sbagliata dagli avversari.

Lorenzo Scaratti 

 

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