Vanoli, rescissione consensuale per Jalen Harris
Era arrivato a Cremona nell’agosto scorso annunciato dalla Vanoli proprio nel giorno del suo 23esimo compleanno, Jalen Harris avrebbe dovuto rappresentare il talento americano da inserire in quintetto. Una guardia dal grande potenziale per pericolosità offensiva sia dentro che oltre l’arco. Per la Vanoli un interessante innesto, per il giocatore l’opportunità di riscattarsi e rilanciare la sua carriera dopo la squalifica di un anno in NBA che lo aveva condotto verso l’Europa. Come a volte accade nello sport, la promessa più bella è stata la prima ad essere disattesa e a trovare la parola fine prima della conclusione del campionato. La decisione, maturata a pochi giorni dall’arrivo di Adas Juskevicius, giocatore esperto e di qualità che aveva portato alla scelta tecnica di lasciare Harris fuori dal 5+5 vanoliano, ora è stata ora ufficializzata con un comunicato scarno, poche righe per annunciare la risoluzione consensuale del contratto. Lo stesso Galbiati, nel post partita con Reggio, aveva di fatto lasciato intendere che si stava andando verso una separazione. Harris nonostante risulti ancor oggi il miglior realizzatore dei biancoblù con 13.8 punti di media, non è riuscito mai a convincere fino in fondo. Spesso bersagliato dal pubblico per il suo atteggiamento in partita, ha alternato buone prestazioni mettendo a segno oltre 20 punti come con Varese nella partita vinta all’andata o con Trieste, a serate incomprensibili come quella giocata con Tortona, 7 punti in 18 minuti di gioco e 0/2 da due, 2 triple e 1/2 dalla lunetta. Una promessa non mantenuta per il texano, figlio di due giocatori di basket a livello collegiale, e cinquantanovesima scelta assoluta dai Toronto Raptors nel draft 2020. A lui la società biancoblù con eleganza augura migliori fortune, con la speranza che la sua partenza aiuti a cambiare le sorti di un roster ancora in cerca della propria identità.
Cristina Coppola