Pergolettese

Mussa: "Con la Triestina ci vorrà coraggio: lotteremo fino all’ultimo"

Turno infrasettimanale, per la Pergoletetse che domani, giovedì 17 marzo, è attesa dalla trasferta più lunga della stagione a Trieste per affrontare la Triestina. Il prestigioso e splendido stadio“Nereo Rocco” farà da cornice ad una partita in cui le due compagini si attendono aspettative diverse. La compagine friulana, reduce dalla sconfitta subìta a Salò contro la Feralpi, chiede a questa sfida un immediato riscatto, mentre i gialloblù cremaschi sono alla ricerca di quei punti per risollevarsi in una classifica che si sta facendo pericolosa. Anche mister Mussa nel pre partita inizia la sua analisi dai fattori positivi della scorsa domenica

“Una delle certezze che volevo trovare – spiega – era su una ritrovata compattezza, sopratutto difensiva. Era da troppo tempo che si subiva sempre gol e domenica siamo riusciti sia a non prendere gol e anche a non concedere occasioni agli avversari. La più importante però è la combattività, la certezza di potersela giocare con chiunque, sia dal punto di vista del dinamismo ma anche dell’agonismo, della voglia nello stare in campo con un atteggiamento propositivo e attivo.”

Ora la lunga trasferta di Trieste contro na formazione partita con ambizioni e invece ha disputato una stagione al di sotto delle aspettative: “Bisogna dire che in questo momento hanno qualche defezione di troppo. Questo, per tutte le squadre, incide profondamente. Non bisogna pensare che siano l’organizzazione o l’allenatore a dare valore a una squadra: sono i calciatori. Poi il mister può cercare di dare più o meno principi di gioco, ma quando ti mancano giocatori forti e importanti, e alla Triestina quest’anno ne sono mancati tanti, è chiaro che perdi di valore. Nonostante questo, gli undici che ho visto iniziare la gara a Salò sono di altissimo livello e anche in panchina hanno delle soluzioni importanti. Noi dovremo andare a Trieste per fare la miglior partita possibile.”

Per fare risultato, Mussa spiega: “La prima arma che chiederò, e che sarà quella che dobbiamo avere per salvarci, sarà il coraggio. Se dovessimo andare in campo con la paura, saremmo morti ancora prima di iniziare. Poi chiederò la propositività, perché se pensiamo di fare una gara passiva, saremo già battuti in partenza. Per contrastare la loro fisicità giocheremo, sopratutto in questo momento, di più sull’agilità.”

Domenica col Trento il tecnico gialloblù ha schierato la squadra col 3-5-2, lo stesso modulo che adotta la Triestina: “Abbiamo provato diverse situazioni e soluzioni. Non è mai giusto avere a disposizione solo un piano A ma anche altri, da poter utilizzare a seconda dell’avversario e delle difficoltà che si incontrano e la squadra deve adattarsi a questo. Il sistema di gioco è una facilitazione, ma non è una qualifica, perché la squadra deve sapersi muovere a seconda dell’avversario, dei vari momenti della partita e quindi il sistema di gioco può variare a seconda delle esigenze: noi dobbiamo imparare questa regola del calcio.”

Mussa infine parla del possibile turnover: “Penso che tutti, in questa settimana, faranno un po’ di turnover. Noi, fortunatamente, in questo momento abbiamo una rosa sufficentemente numerosa, ci possiamo permettere di fare qualche rotazione, ovviamente senza snaturare il nostro modo di stare in campo. Sceglieremo la formazione migliore per cercare di fare risultato a Trieste, così come lo faremo domenica con la Giana Erminio. E’ sempre l’atteggiamento e la voglia a fare il risultato e la squadra mi ha dimostrato già dalla scorsa domenica, di avere una grossa voglia di fare risultato. Lo vorremmo sia per la classifica, ma anche per dare una soddisfazione ai nostri tifosi, alla società, ai ragazzi stessi che se lo meritano, a tutti noi che stiamo passando un momento difficile, ma siamo vivi, siamo combattivi e lotteremo fino all’ultimo.”

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