Pergolettese, col Fiorenzuola altro test da non sbagliare

Per la Pergolettese è subito l’occasione per il riscatto, ma al contempo è l’ennesima prova per dimostrare di non essere allergici agli scontri diretti salvezza.

Al “Voltini” domenica alle 17.35 (i cinque minuti di ritardo si legano alla protesta della Figc per la guerra tra Russia e Ucraina) arriva il Fiorenzuola, che all’andata sfruttò un clamoroso errore della difesa gialloblu per vincere una partita che, sino a dieci minuti dalla fine, era inchiodata su un giusto pareggio.

Scotta ancora il ko incassato in casa della Pro Sesto mercoledì nel recupero, perché perdendo quello scontro diretto la Pergolettese ha chiuso nel modo peggiore, ossia tornando in zona playout, il tour de force dei turni infrasettimanali, che finalmente sono esauriti. Ma l’avversario di domenica è assolutamente alla portata, come chiaramente spiega anche la graduatoria che vede i piacentini, neopromossi in categoria, un punto sotto la Pergolettese con 27 mattoncini messi insieme sin qui.

I numeri parlano di una squadra che segna poco (24 centri, quarto peggiore attacco del girone) e incassa abbastanza (35 reti, quint’ultima peggiore difesa). Ma è soprattutto il cammino recente a parlare di una squadra in crisi: tre ko di fila, prima di questi sono giunto due pareggi e ancora prima, dunque ben sei gare fa, ecco l’ultimo successo sulla Pro Sesto. Nel girone di ritorno, diremo di più, il Fiorenzuola ha segnato soltanto 5 reti in nove gare complessive disputate.

Luca Tabbiani, indimenticabile ex grigiorosso delle promozioni dalla C2 e dalla C1, guida una rosa in cui i gol sono suddivisi tra le punte Bruschi, Blue, Arrondini e Oneto, senza un vero e proprio bomber se è vero che i migliori marcatori dei rossoneri sono fermi a 3 reti. Resta comunque una sfida delicata, come tutti gli scontri diretti: sperando che, dopo averne falliti tanti, la Pergolettese finalmente centri la ricetta giusta.

Giovanni Gardani