Pergo, un 2021 senza strappi per stabilizzarsi in C (con qualche patema)
Per la Pergolettese una curiosità statistica: 25 punti nel ritorno 2020-2021 e 22 (23 sul campo) nell’andata 2021-2022, dove però i gialloblu hanno giocato una gara in meno (20 contro 21).
Quarantasette punti (48 sul campo) fatti in 41 partite. Una media di 1.15 punti a gara che basta per una salvezza, ma non certo per aspirare a qualcosa in più. Il 2021 della Pergolettese verrà ricordato come un anno di transizione, che ha portato al terzo campionato consecutivo in serie C, sempre nel girone A, e come un’altra annata contrassegnata dal cambio allenatore.
Tre, quelli che si sono avvicendati sulla panchina gialloblu: partita a inizio 2021 con Luciano De Paola, a sua volta subentrato a novembre 2020 a Contini, l’avventura gialloblu nel finale del campionato 2020-2021 è proseguita con Fiorenzo Albertini, il traghettatore per eccellenza, che infatti già era subentrato a Contini l’anno precedente, mentre il torneo in corso è iniziato e sta proseguendo con Stefano Lucchini, alla sua prima esperienza da capo allenatore.
Per la Pergolettese una curiosità statistica: 25 punti nel ritorno 2020-2021 e 22 (23 sul campo) nell’andata 2021-2022, dove però i gialloblu hanno giocato una gara in meno (20 contro 21). Analizzando ancora meglio i numeri, la Pergolettese della seconda metà della stagione 2020-2021 ha collezionato 7 vittorie, 4 pareggi e 10 ko con 28 gol fatti e 30 subiti; i gialloblu di questa prima parte del campionato 2021-2022 (tralasciamo per comodità la Coppa Italia) hanno chiuso con 6 vittorie, 5 pareggi, 9 ko, 23 reti siglate e 34 subite.
Che anno è stato, al di là dei numeri? Un anno in cui la Pergolettese ha tenuto gli stessi standard: bastanti per una salvezza tutto sommato larga, ma non per dare il guizzo, il colpo di coda, necessario per entrare nelle prime dieci posizioni playoff. Partito dal ko di Gorgonzola con la Giana Erminio domenica 10 gennaio, l’anno solare 2021 si è chiuso martedì 21 dicembre con l’1-1 in casa della Juventus Under 23.
Il momento più esaltante è stato tra il 25 marzo e il 7 aprile, quando giocando ogni tre giorni per una serie infinita di recuperi e con la squadra ridotta all’osso per il Covid, la Pergolettese ha superato di slancio Juventus Under 23 (4-2) e Carrarese (2-0), pareggiando poi col Lecco (2-2) e mettendosi al sicuro. Il ko del 34esimo turno contro il Piacenza aveva invece portato all’esonero di De Paola, per screzi con la società più che per i risultati (soddisfacenti e in linea con l’obiettivo) ottenuti sul campo.
L’era Lucchini si è aperta con due ko di misura contro Juventus Under 23 e contro la big Padova, prima del vitale successo con la Pro Sesto, ma i gialloblu nel torneo in corso hanno vissuto un cammino a due marce: molto forte nei big match casalinghi (al “Voltini” sono cadute Albinoleffe, Lecco, Pro Vercelli e Renate tra le altre) ma lenta negli scontri diretti (ko pesantissimi a Seregno, Fiorenzuola e Legnago, pareggi con Giana, Piacenza e Mantova, prima di ricadere nel vizietto in casa della Pro Patria all’ultima di andata; vittorie soltanto con Pro Sesto e Trento).
Tenendo conto che gli scontri salvezza, al ritorno, saranno praticamente tutti in casa, dato che delle attuali ultime sei, soltanto la Pro Sesto e il Mantova ospiteranno i gialloblu, ecco che il cambio di passo per il 2022 dovrà verificarsi al “Voltini”. Oggi i 22 punti (sul campo sarebbero 23, dato che uno è stato tolto dalla Giustizia Sportiva: erano 2, ma uno è stato restituito) non danno margine di sicurezza, con un misero +1 sulla zona playout. Sarà il 2022 l’anno per spiccare il volo o la Pergolettese continuerà a doversi guardare le spalle?
Giovanni Gardani