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Stadi e palazzetti, torna a ridursi capienza Boselli: "Club rischiano tracollo"

La passione sportiva non ha confini, la possibilità di tifare in presenza invece sì. L’ultima stretta sulla capienza degli impianti ha ridotto la possibilità di accesso a stadi e palazzetti. Per gli eventi sportivi all’aperto, tribune e gradinate si potranno riempire al 50% e a scacchiera. Per le manifestazioni indoor, la capienza degli impianti è tornata invece al 35%.

Al tifoso non serviranno bandiere bensì il green pass rafforzato e mascherina ffp2. No vax, no partite è la sintesi estrema. Meno pubblico, meno ricavi è il nodo che strozza gli incassi dei club di basket e volley. Riunite nel comitato 4.0, hanno già chiesto a gran voce al governo l’obbligatorietà delle vaccinazioni per scongiurare ulteriori chiusure e come spiega il presidente della Vbc Trasporti Pesanti Casalmaggiore, Massimo Boselli Botturi, per evitare il collasso finanziario delle società.

“Le restizioni hanno rifrelli negativi molto evidenti” commenta. “I club sportivi professionistici vivono da due anni situazione di difficoltà finanziaria gravissima a causa della pandemia. Ora rischiano davvero il tracollo, in quanto non solo vengono meno i ricavi della vendita dei biglietti, da un lato, mentre dall’altro crescono le spese per la salvaguardia della salute, come tamponi, controlli e sanificazioni che ogni giorno vengono effettuate nelle nostre strutture sportive”.

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