Cremonese

Con l'Alessandria la Cremo non è riuscita a cambiare ritmo

La giocata decisiva di Alessandria-Cremonese arriva al 48′ quando i padroni di casa sono in possesso sulla destra all’altezza del centrocampo.

Corazza, la punta centrale, si allarga ad occupare la zona lasciata libera da Valeri che aveva accorciato in avanti – senza però riuscire a portare pressione – dove il trequartista Chiarello è riuscito a ricevere alle spalle del centrocampo a due della Cremonese.

Ravanelli segue la punta piemontese, mentre Okoli e Crescenzi rimangono troppo aperti per marcare Arrighini. Si crea così uno spazio tra i due centrali che l’Alessandria è abile a sfruttare con una combinazione a liberare il terzo uomo – Mustacchio – che brucia Valeri nello scatto. Il 3 grigiorosso, riesce a rimontare, ma l’esterno grigio lo salta e va a battere Carnesecchi.

Ancora una volta, dunque, l’abilità di manipolare la retroguardia da parte degli avversari è risultata fatale per la Cremonese che non è poi riuscita a rimontare lo svantaggio subito, nonostante il 70% di possesso palla avuto nella ripresa (62,1% complessivo).

L’Alessandria, dal canto proprio, ha sostanzialmente giocato alla pari in termini di intensità nel pressing (6.59 di indice PPDA**, 4.56 per la Cremonese) e pericolosità offensiva (9 tiri di cui 4 nllo specchio contro i 5 su 10 dei grigiorossi, 1.03 xG* a fronte degli 1.07 degli avversari), contendendo abbastanza il possesso palla nella prima frazione (44,66% nel primo tempo, 37,9% il dato finale) per poi difendere il vantaggio con una prestazione intensa.

Contro un’Alessandria abbassatasi a protezione della propria area (e del vantaggio) senza però rinunciare a portare pressing, i grigiorossi non sono riusciti a trovare soluzioni efficaci per forzare il blocco piemontese. Ancora una volta la Cremonese ha ricercato il cross tra le opzioni principali: quello contro i grigi è stato il 5° dato più alto di tutta la stagione in questo fondamentale. Cinque match in cui sono arrivati due pareggi e tre ko.

Di fatto, in termini di occasioni create, al Moccagatta la formazione di Pecchia non è riuscita a cambiare passo rispetto alla prima frazione. Nei secondi 45′ i grigiorossi hanno creato circa il 50% dei propri expected Goal (xG)* – 0.56 su 1.07 – e 6 conclusioni delle 10 totali. Tuttavia 3 tiri (per 0.31 xG*) sono arrivati negli ultimi istanti del recupero.

Mauro Taino

*Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...