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Malcolm Miller si presenta: "Basket europeo? Tosto e al top"

Abituato a tirare da fuori, Miller si sta adattando a un gioco anche diverso. “Mi sento un tiratore senza dubbio, ma tutto quello che può aiutare la squadra e che posso portare in favore della causa di squadra - tra penetrazione, giocate energiche o difesa - io voglio farlo”. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1

Foto Condina

Ha scelto la sede della Profili Braga di Casalmaggiore, con la quale è in corso un sodalizio fruttuoso come ha confermato Giulio Braganti, la Vanoli Basket Cremona per presentare Malcolm Miller, vero e proprio colpaccio arrivato in estate e con una titolo Nba nel palmares, conquistato nel 2019 con i Toronto Raptors.

Ala piccola, 201 cm per 95 kg di peso, Miller ha già dimostrato sprazzi di talento in campo, come ha ricordato Flavio Portaluppi, GM Vanoli presente alla conferenza. A Cremona Miller si sente a casa. “Sono molto contento di essere a Cremona: anche se sono qui da poco, io sento già che questo è un posto speciale per la mia carriera, per questo sono qui con tutta la mia famiglia. Ho grandi aspettative per questa stagione”.

Abituato a tirare da fuori, Miller si sta adattando a un gioco anche diverso. “Mi sento un tiratore senza dubbio, ma tutto quello che può aiutare la squadra e che posso portare in favore della causa di squadra – tra penetrazione, giocate energiche o difesa – io voglio farlo”.

Dopo avere vinto un titolo NBA, gli stimoli non mancano comunque. “Ho sempre il desiderio di giocare a pallacanestro e di mettermi alla prova, al più alto livello possibile e nelle migliori squadre possibili. Questo anche dopo avere vinto l’NBA vale sempre: è un concetto che mi ripeto da quando sono ragazzino e ho iniziato a giocare”.

Infine una domanda sulla pallacanestro europea, già assaggiata da Miller all’Alba Berlino. “In Europa la pallacanestro è di qualità e l’ho già apprezzata con l’Alba Berlino. E’ sicuramente diversa, perché in America il campo è più aperto e le regole sono differenti. Ma è comunque una pallacanestro di altissimo livello per fisicità e tecnica. E lo stesso vale a livello fisico e tattico per la pallacanestro italiana: Scariolo, mio coach ai Raptors, non a caso è tornato in Italia”.

Nazzareno Condina

 

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