Una scultura per ricordare Mondonico e la sua sedia alzata
Una scultura in legno per ricordare Emiliano Mondonico. A realizzarla Mario Fabbri che ha consegnato – nella cornice del Museo del Grande Torino e della Leggenda Granata di Grugliasco – l’opera alla figlia Clara.
La scultura ritrae uno dei momenti iconici dell’avventura al Torino dell’indimenticato allenatore di Rivolta d’Adda, tecnico che è stato grande sia da giocatore che da allenatore nella Cremonese. Si tratta della famosa sedia alzata da Mondonico durante la finale di Coppa Uefa tra i granata e l’Ajax.
Una sedia sollevata per “per manifestare la mia rabbia, per dire all’arbitro che era rigore”, dirà lo stesso tecnico cremonese. “Un gesto istintivo per un presunto torto subito, non c’era la tranquillità per subire dei torti ed è rimasto questo gesto che non ho mai più ripetuto”. Mondonico ammetterà che quel contatto non era effettivamente da rigore, ma quella sedia è rimasta nella storia del Torino e non solo.
“E’ stata una mattinata strana – ha detto Clara -, emozionante, passata tra amici. Voglio dire grazie al museo che mi ha consegnato una scultura bellissima di papà, di lui con la sedia alzata, di questo che è diventato un simbolo del Toro che fu, del Toro che sa cosa vuol dire dare tutto per questa maglia e i suoi tifosi”. “Quella passione e quell’attaccamento – ha concluso – non lo si può spiegare, per chi ha la fortuna di viverlo è qualcosa a di speciale”.