Vanoli vincente grazie all'attacco dentro il pitturato della Fortitudo

La Vanoli Cremona vince il primo match casalingo 94-78 contro una spaesata Fortitudo Bologna. Il cambio di panchina dei bolognesi non è certo la causa di questa sconfitta, quanto più una lampante mancanza di spirito di squadra e sacrificio.
Da un lato i padroni di casa hanno fatto notevoli passi avanti dopo Venezia: un giro palla costante e corale ha spiazzato in più di una occasione la difesa ospite, grossa ma lenta, soprattutto negli aiuti difensivi. Cremona ha così surclassato 21-7 negli assist gli avversari con il solo Poeta che ha smistato 6 palloni da cui poi è nato un canestro.
La Effe con Ashley e Benzing non è riuscita a performare come si pensava a rimbalzo: i biancoblù infatti hanno spesso riempito l’area andando a rimbalzo con anche gli esterni. Pecchia ha acciuffato 8 rimbalzi, 7 Mcneace che in appena 14 minuti ha dimostrato di avere la stoffa del titolare sotto le plancie, seguono poi Sanogo e Cournooh con 5 a testa. La Kigili guidata da Ashley (12+11) ha preso 37 rimbalzi totali contro i 38 della Vanoli, ma se contiamo che 8 sono stati presi dal solo Aradori, qualcosa cambia nella lettura di questa statistica. Tra pari ruolo, Bologna ha giocatori decisamente più stazzati che non hanno saputo, in più di una occasione, sfruttare questo vantaggio fisico.

Al tiro risulta evidente ancora un passaggio importante, i dati dentro al pitturato: Cremona non solo ha colpito più volte grazie ai blitz degli esterni (su tutti Coournooh, MVP del match), ma ha segnato 31 volte su 49 dentro al pitturato per un totale di 33/54 da due (61%) contro il 20/37 (54%) avversario. Guardando poi il grafico viene subito all’occhio come i biancoblù abbiamo attaccato spesso il lato destro del campo dove difendevano Benzing e Richardson.
Il dato dei liberi è frutto di una forzatura nei falli di Cremona, spesso nati da ingenuità difensive: la Vanoli ha commesso quasi il doppio dei falli (24-16): qui Bologna ha monetizzato bene, al contrario dei ragazzi di coach Galbiati. La nota positiva nella voce falli però viene dall’ottima distribuzione di questi: solo Sanogo e Cournooh infatti ne hanno commessi 4 e nessuno è arrivato a 5.
Lorenzo Scaratti