Pergolettese, in casa col Piacenza per l'immediato riscatto
Il cammino del Piacenza sin qui è stato tutto fuorché esaltante: il successo sul Legnago è stato il primo in campionato, a seguire del ko di Mantova e di ben quattro pareggi di fila, quelli iniziali che fanno della rosa di Scazzola quella che più di tutte - assieme alla Virtus Verona - ha diviso la posta da qui a inizio torneo.
Riscatto immediato: queste le due parole chiave per la Pergolettese, troppo brutta per essere vera a Seregno, dove ha perso lo scontro diretto senza appello per 5-0 (mercoledì sera), ma ora desiderosa di ripartire. Il fatto che la netta sconfitta sia giunta così inaspettata può essere anche un segnale di speranza per i gialloblu, dato che la squadra prima della trasferta del “Ferruccio” è parsa tutto fuorché allo sbando o fuori dal campionato.
Un inciampo, pur colpevole di una fragorosa caduta, ci può stare, ma adesso è meglio riprendere subito il passo giusto, prima di entrare in un circolo vizioso pericoloso. La sfidante di domenica al “Voltini” (ore 14.30, settima giornata del girone A di serie C) , il Piacenza, è sulla carta più che giocabile, anche se i recenti incroci non hanno detto poi così bene ai cremaschi. Società amiche – basti pensare al percorso recente dell’attuale dg gialloblu Cesare Fogliazza – con tifoserie gemellate, Piacenza e Pergolettese si sono sfidate spesso soprattutto in C. L’anno scorso decise un gol di Corbari al “Voltini”, stavolta oltre al mediano col vizio del gol sarà bene tenere d’occhio le punte Cesarini, che ha deciso su rigore l’ultimo incrocio degli emiliani col Legnago, e Ducibkas, giunto dal Livorno.
C’è da aggiungere che il cammino del Piacenza sin qui è stato tutto fuorché esaltante: il successo sui veneti è stato il primo in campionato, a seguito del ko di Mantova e di ben quattro pareggi di fila, quelli iniziali che fanno della rosa di Scazzola quella che più di tutte – assieme alla Virtus Verona – ha diviso la posta da inizio torneo.
Giovanni Gardani