Al via l’innovativo progetto Divers-abilità Sportiva
Il prossimo mese di ottobre prenderà avvio un nuovo progetto voluto e pensato dall’Assessorato allo Sport del Comune di Cremona e finanziato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Cremona che mira allo sviluppo dello sport paralimpico nella città di Cremona. Il progetto coinvolge importanti realtà sportive della città e delinea un percorso dedicato a giovani, e meno giovani, in situazione di disabilità motoria, sensoriale, intellettiva o psichica, che intendono intraprendere la pratica di attività sportive paralimpiche.
L’innovativo progetto, denominato Divers-abilità sportiva, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina a SpazioComune, dall’assessore allo Sport del Comune di Cremona Luca Zanacchi, dai presidenti della Bissolati e Assocanottieri Maurilio Segalini, della Baldesio Stefano Arisi, della Flora Pier Angelo Fabris, da Giuseppe Bresciani presidente dell’ASD Delfini Cremona e Paola Taino, presidente dell’ASD Accademia Scherma Cremona.
Scopo del progetto è creare una porta d’ingresso ai disabili che intendano muovere i primi passi nel mondo dello sport paralimpico e, a seguire, un trampolino per chi voglia continuare e progredire in questo ambito. Le discipline paralimpiche proposte saranno tennis e scherma in carrozzina, paracanoa, bocce e nuoto paralimpici.
Il progetto nasce dallo stimolo del Comune di Cremona che, insieme alla Consulta dello Sport Cremonese, all’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, ATS Val Padana, ASST Cremona, Comitato Italiano Paralimpico (Sede Territoriale di Cremona), compongono la rete dei partner istituzionali che ne supportano le attività. Capofila del progetto è l’Assocanottieri con tre società coinvolte (Canottieri Baldesio, Bissolati e Flora) e con l’ASD Accademia Scherma Cremona e l’ASD Delfini Cremona ONLUS nella veste di partner sportivi.
Per quanto riguarda nello specifico le discipline sportive paralimpiche, il territorio di Cremona vede la partecipazione a queste attività solo di atleti anagraficamente già adulti, mentre mancano di fatto un settore giovanile e una scuola di avviamento in grado di favorire la costruzione di un processo educativo sportivo nelle persone con disabilità allo scopo di produrre formazione ai valori paralimpici ed emersione dei giovani talenti paralimpici, o anche che possa accompagnare i giovani e i bambini nella scoperta dello sport paralimpico. Per questo i proponenti hanno ravvisato l’opportunità di costituire una realtà strutturata che sappia integrare una rete di soggetti, sia sportivi che istituzionali, attivi nel settore dello sport paralimpico.
L’obiettivo primario è potenziare ed ampliare le risorse presenti sul territorio, in modo da offrire alla platea di potenziali atleti con disabilità un esauriente ventaglio di opportunità in grado di coinvolgerli in ambiti legati all’agonismo, alla socializzazione e all’espressione delle proprie capacità, e svincolati da contesti essenzialmente assistenziali e terapeutici. Il valore aggiunto del paralimpismo è infatti quello da ritrovarsi al di fuori dei contesti esclusivamente socio assistenziali e fare riferimento all’ambito sportivo sia come salutare stile di vita, educazione ed impulso all’emancipazione degli individui, ma anche agonistico secondo gli schemi e le modalità di sana e leale competizione comune agli altri sport olimpici.
Il progetto Divers-abilità sportiva si prefigge dunque di dar vita ad una porta d’ingresso per aspiranti atleti con disabilità che intendano muovere i primi passi nel mondo dello sport paralimpico, ed in seguito, diventare un trampolino per chi voglia continuare e progredire in questo ambito. Gli obiettivi del progetto partono dal “favorire l’iniziazione e la partecipazione alla pratica sportiva di persone con disabilità tramite la creazione di corsi di avviamento alla pratica dello sport paralimpico nelle discipline proposte. A tal fine verranno offerte ai partecipanti 40 ore gratuite di formazione/pratica della disciplina paralimpica scelta tra quelle proposte”. Ma anche “valorizzare, per la fascia di età bambini/ragazzi, la reale possibilità di collaborazione tra scuola e mondo dello sport, allo scopo di individuare e potenziare le capacità, le conoscenze e le competenze motorie degli alunni con disabilità” e “creare una rete che colleghi le realtà sportive coinvolte con soggetti socio/sanitari sia pubblici che del terzo settore del territorio cremonese”, oltre a “promuovere la cultura della pratica sportiva come strumento di miglioramento del benessere fisico, di potenziamento degli aspetti cognitivi e psichici, di sviluppo delle competenze socio-relazionali dei soggetti in condizione di disabilità”.