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Cremonese, Giacchetta si presenta: "Consolidarci in B per poi vincere"

E’ stato presentato ufficialmente questa mattina, venerdì 2 luglio, il nuovo direttore sportivo della Cremonese, Simone Giacchetta alla presenza del presidente Paolo Rossi e del consulente strategico Ariedo Braida. Dopo aver ringraziato il predecessore di Giacchetta, Nereo Bonato, il presidente ha spiegato: “La proprietà è sempre molto vicina alla Cremonese e ha deciso di puntare su un ds che si riconoscesse nelle doti e nei valori da cui da sempre il club punta. E’ un profondo conoscitore di calcio, ha grande attenzione per il mondo giovanile su cui la Cremonese vuole puntare ancora di più: insieme a Pecchia avrà la responsabilità di tutta l’area sportiva”.

“Pensiamo – ha aggiunto Rossi – di aver rimesso in ordine le cose (Paolo Armenia sarà nuovamente direttore generale, ndr) e aver fatto un buon passo per rafforzare la società: per raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo è importantissimo definire ruoli e responsabilità e il processo di sviluppo prevede che dietro la parte sportiva ci sia anche una parte organizzativa e strutturale molto forte”. Il presidente ha quindi aggiunto: “Si tratta di un progetto che si dovrà sviluppare negli anni, il primo obiettivo è consolidare la nostra presenza in Serie B, anche se, da quando sono presidente, il prossimo sarà il campionato più difficile da affrontare”.

Giacchetta, dal canto suo, ha ringraziato la proprietà per avergli concesso “questa grandissima opportunità” in una “società di altissimo livello che cerca di creare questo processo di consolidamento in un campionato difficile”. Il nuovo ds fissa anche gli obiettivi: “Vogliamo fare bene, che significa fare meglio. In concreto vorremmo abbandonare la parte destra della classifica e offrire un campionato con sofferenze minori, anche se il campionato di Serie B chiama alla sofferenza: senza fare sacrifici non si ottengono grandi risultati”. “La Cremonese – ha aggiunto – è una società importante con una proprietà ambiziosa: vogliamo essere vincenti non nell’immediato, ma costruendo”.

Per quanto riguarda l’attuale rosa, Giacchetta spiega: “Ci sono tanti buoni giocatori, anche se non tutti hanno espresso il proprio valore sul campo: questo gruppo è rimasto perché ha un contratto e la decisione è stata presa di concerto da club e allenatore. In ritiro ci saranno tutti, eventuali partenze sono già state in qualche modo individuate, ma ci vorrà tempo. L’importante è che tutto avvenga nei tempi corretti e favorisca il percorso del mister”.

Quella di Pecchia, in ogni caso, non dovrebbe essere una rosa particolarmente ampia: “Il campionato è lunghissimo, avere una rosa profonda è importante, ma solo se ognuno ha un ruolo chiaro e preciso. La gestione a volte è difficile e a volte i gruppi maggiormente risicati fanno meglio, anche perché statisticamente gli allenatori puntano su 17/18 giocatori”.

Sul fronte entrate, il nuovo dirigente grigiorosso punta ad avere “un giusto mix tra giovani ed esperti” e non esclude che dalla Serie C e dall’estero si possa pescare: “Ormai il mercato è globale, la discriminante è la conoscenza dei giocatori e nel mercato interno siamo favoriti perché tutti ce l’abbiamo. Ogni giocatore ha un suo motore, ma credo che in Lega Pro ci siano profili che possano impattare in questa categoria”. “L’idea – ha aggiunto – è creare uno zoccolo stabile in cui inserire dei giovani che vedano nella Cremonese una grande opportunità, ma che poi bisognerà sapere anche aspettare. L’importante è avere ragazzi giusti e profondi moralmente”.

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