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Cremona-Brescia 4-4. Chi si prende il derby numero 9?

La partita d'andata al PalaLeonessa

A livello nazionale non è raro sentir parlare di quella curiosità statistica che fa notare come in Serie A ci siano ben cinque squadre lombarde e che, come di conseguenza, ognuna di queste squadre giochi ben quattro “derby”. Però suvvia, usciamo un attimo dall’impostazione giornalistica. Il terzetto Cantù-Milano-Varese (in ordine alfabetico così non si offende nessuno) ha le proprie ataviche storie, una tradizione di un certo tipo, un blasone (magari passato, magari no) da sangue blu della pallacanestro italiana.

Cremona-Brescia è un derby della storia recente, cestisticamente parlando. E badate, non significa necessariamente che valga meno, soprattutto per chi lo vive. Cremona-Brescia è un conflitto di confine, una battaglia d’appartenenza, due province gomito a gomito eppure così diverse, che spesso hanno riversato nello sport un’ulteriore stilla di rivalità.

E’ il nono incrocio fra le due squadre, con un bilancio assoluto in perfetta parità (4-4), con la particolarità che, a causa del CoVid nella passata stagione e per motivi di calendario in quella corrente, la Vanoli ha potuto sfidare la Germani al PalaRadi solamente 3 volte su 8.

Non è l’unica bizzarria, dato che storicamente il fattore campo, concetto un po’ labile in tempo di pandemia, è saltato diverse volte: Cremona ha espugnato il parquet della Leonessa 3 volte su 5, mentre Brescia ha perso solamente una volta nelle sfide sotto il Torrazzo. Quell’unico successo casalingo biancoblu è però probabilmente scolpito nella storia societaria. Era il 28 aprile 2018, il primo dei tre anni di Meo Sacchetti. 28° giornata, Vanoli con un buon campionato alle spalle e con velleità playoff (poi centrati all’ultima giornata in casa contro Capo d’Orlando) al cospetto della sorpresa del campionato, terza in classifica dietro solo a Venezia e Milano.

Una gara gagliardissima, con Cremona spesso avanti grazie alle ottime percentuali. Era però una Leonessa ruggente quella di Diana, capace infatti di approfittare di un paio di passaggi a vuoto di Cremona e di mettere il naso avanti nel finale.

Poi la zampata del campione, con quella tripla dall’angolo di Travis Diener che, come se ce ne fosse il bisogno, fece ulteriormente innamorare Cremona del futuro capitano e portò sul 2-0 per Cremona il bilancio stagionale, dopo che nella precedente e sciagurata stagione la Germani si era presa entrambi gli scontri diretti.

La stagione 2018/19 fu invece caratterizzata dall’equilibrio: Brescia corsara al PalaRadi dominando a rimbalzo e cavalcando la vena di Jared Cunningham all’andata, vendetta biancoblu respingendo la rimonta bresciana dopo il +17 del primo tempo al ritorno. La chiuse da giocatorissimo Drew Crawford, manco a dirlo.

Se il ko della stagione monca si perde nell’oblio (e meno male, perchè quel secondo tempo…), è ancora invece piuttosto fresca la soddisfazione di qualche mese fa. Ancora una tripla a spaccare la partita, stavolta di un David Cournooh più che mai clutch e tempestivo nel concretizzare il sorpasso propiziato da un paio di giocate di T.J.

E domenica? Cremona “con la pancia piena”, ma ormai curiosa di vedere come va a finire questo sprint contro Trento per l’ottava piazza. Brescia invece in un bel pantano, con due miseri punti di vantaggio su Cantù, che ha lo scontro diretto a favore.

Due certezze: è un derby, quindi automaticamente è una gara da 1X2. E’ un derby. E nei derby c’è un solo risultato possibile.

Alberto Guarneri

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