Vanoli e Fortitudo: due squadre in cerca di ribalta cresciute in un destino avverso
Una Fortitudo Bologna più equilibrata sarà di scena domani, mercoledì 14 aprile, alle 19.00 al PalaRadi contro la Vanoli Cremona. E’ una gara che vale molto più dei punti in palio, ma significa anche voglia di riscatto per entrambe: i bolognesi sono partiti come primi della classe a inizio anno e ora si trovano ridimensionati dai numerosi cambi tra panchina e roster. Contro hanno una Vanoli che prima della classe non lo è mai stata per nessuno.
Due team che in più di una occasione hanno dovuto stringere i denti e mangiare la polvere delle squadre meglio attrezzate. Se la Vanoli è un agglomerato di guerrieri creato a fil di sirena, la Effe è un manipolo di reduci di una promessa più grande a partire dal Coach. Non c’è più l’ex Meo Sacchetti, sostituito ora da Luca Dalmonte. Maestro della difesa e con una gestione dell’attacco più paziente e oculato che può contare su una esperienza variegata nel corso della sua carriera.
Non c’è più Ethan Happ, sostituito sotto le plance da Dario Hunt, uno degli esuli approdati sotto le due torri insieme a Tommaso Baldasso, della Virtus Roma. Con la nuova Fortitudo, Banks è tornato il letale “agent zero” che fece le fortune di Brindisi: attaccante mortifero dalla media distanza con un buon palleggio e grandi doti in penetrazione.
Ma la Effe non è una macchina perfetta. Il pacchetto esterni, seppur di alto livello, risulta anche il tallone d’Achille della squadra: Baldasso è un ottimo prospetto, ma a volte risulta ancora acerbo e se parliamo di giocatori altalenanti è impossibile non citare Pietro Aradori. La guardia è spesso stata “croce e delizia” con serate da attaccante di prima fascia, ma anche da collezionista di ferri. Coach Dalmonte sa che Aradori può essere l’ago della bilancia di una squadra orfana di Todd Whithers e dell’ex Wes Saunders fermi ai box per infortunio.
Galbiati ha definito il match dal “peso enorme”, Cremona ha riposato e ci sono tutte le carte per fare bene in una serata che dirà molto sul futuro della Vanoli in serie A.
Lorenzo Scaratti