Calcio

Ciao Alamiro, il calcio dilettantistico perde un'icona: Arisi fu recordman di presenze a Offanengo

Ma Arisi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, non aveva mai abbandonato il mondo del pallone, tanto che era rimasto allenatore tra i dilettanti nella sua Casalbuttano e poi anche a Salvirola, tra le altre.

CASALBUTTANO – Se n’è andato anche Alamiro Arisi, classe 1959, stroncato dalle complicazioni legate ad un’operazione che aveva subito a ottobre. Grande sportivo di casa nostra per passione, quando ancora i dilettanti erano dilettanti nel pieno senso del termine, Arisi era prima di tutto un imprenditore agricolo, tanto che a Casalbuttano gestiva col fratello Giancarlo – già preparatore atletico della Vanoli e prima ancora cestista presso il CoronaPlatina Piadena basket negli anni ’80’ e ’90 – l’azienda di famiglia.

Calciatore per passione, si diceva, ma tutto d’un pezzo, tanto che Alamiro vanta tuttora il record di presenze con la maglia dell’Offanenghese (332), una vera e propria bandiera della società giallorossa. Arisi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, non aveva mai abbandonato il mondo del pallone, tanto che era rimasto allenatore tra i dilettanti nella sua Casalbuttano e poi anche a Salvirola, tra le altre.

Alamiro Arisi era stato spesso ospite alla trasmissione di Cremona 1 “Tutti in campo”, in qualità di grande esperto e conoscitore del mondo del calcio dilettanti, proprio per averlo vissuto in triplice veste – da calciatore, da allenatore e da dirigente – attraversando almeno quattro decadi. Accettava sempre l’invito con entusiasmo, fino a quando, lo scorso febbraio, disse di no “perché non sono in forma, ma la prossima volta vengo volentieri, come sempre”. Una prossima volta non c’è stata, purtroppo.

Una mancanza grande, a seguito della quale la redazione di CremonaSport e di Cremona 1 si stringe alla famiglia di Alamiro – persona buona, disponibile e gentile, prima che grande sportivo – in questo momento di dolore. Lo ricordano la mamma Giuseppina, i fratelli Giancarlo, Rosa Maria e Guido, la moglie Caterina e la figlia Claudia. La camera ardente sarà allestita alle Ancelle a Cremona dalle ore 16 di domenica. Dalle ore 12 di lunedì, invece, la salma sarà presso la chiesa di San Francesco a Casalbuttano, dove martedì alle ore 15.30 sarà celebrato il funerale.

Anche la Figc di Cremona ha voluto ricordare Arisi con un comunicato, che riportiamo integralmente: “La LND Delegazione di Cremona si unisce al cordoglio dell’intero movimento calcistico provinciale per la prematura e dolorosa scomparsa di Alamiro Arisi. Classe ’59, di Casalbuttano, prima giocatore di spessore e poi allenatore, Arisi è stato un simbolo del football locale.

Terzino elegante, atletico, di grande spinta offensiva, debuttò giovanissimo nell’US Casalbuttano e nel 1976, a soli 17 anni, conquistò la Coppa Lombardia di Seconda categoria segnando una rete decisiva nella storica rimonta in semifinale sul campo del Lecco. Le eccellenti prestazioni in maglia biancoceleste gli valsero la chiamata del Pergo, ma fu con l’Offanenghese che Alamiro divenne un’autentica bandiera: negli anni Ottanta fu infatti il leader della formazione cremasca, stabilmente in Promozione, sfiorando il salto in D e collezionando 332 presenze.

Conclusa la carriera da calciatore, ha iniziato il percorso da tecnico guidando Casalbuttano, Paderno, Salvirola, lavorando negli staff di Real Pizzighettone e Castelvetro. Nel 2002 si è meritato il ‘’Premio Nazionale Torrazzo’’, assegnato dall’Assoallenatori di Cremona ai migliori tecnici del territorio. Senza dimenticare la sua parentesi dirigenziale nel Crema 1908 e le numerose apparizioni da opinionista in televisione negli studi di Cremona1. Nell’Aprile 2020 il quotidiano ‘’La Provincia’’ l’ha inserito nella Top 11 All Time del calcio dilettantistico cremonese nel ruolo di terzino sinistro”.

Giovanni Gardani

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