Cremonese

Contro il Venezia la Cremo ha ritrovato se stessa, ma ha pagato gli errori sottoporta

Il rigore trasformato da Ciofani (foto uscremonese)

Al ‘Penzo’ di Venezia è arrivata la prima sconfitta della Cremonese nell’era Pecchia. I grigiorossi hanno sofferto l’aggressività dei padroni di casa nel corso del primo tempo, quando la Cremo ha faticato ad uscire da dietro in modo pulito a causa del pressing dei padroni di casa.

La soluzione studiata da Pecchia prevedeva una ‘salida lavolpiana’, con uno dei due mediani (Castagnetti) che si inseriva tra i due centrali per creare una potenziale situazione di 3 contro 2 con le punte arancioneroverdi.

In realtà, però, i due attaccanti veneziani si disponevano in verticale, con Forte che attaccava la palla ed Esposito che retrocedeva controllando Bartolomei, posto in verticale davanti a Castagnetti.

I due esterni lagunari si preoccupavano invece di chiudere la linea di passaggio verso i terzini di fatto bloccando la circolazione del pallone, anche perché, alle spalle della prima linea di pressione veneta, i trequartisti grigiorossi non sono riusciti a smarcarsi in modo da poter far avanzare la sfera.

Col passare dei minuti, l’intensità del pressing locale è diminuita, mentre la Cremonese è riuscita ad aumentare le proprie percentuali di possesso palla (arrivando anche al 73% tra il 61’ e il 75’).

Grafica Wyscout S.p.A.

Un incremento del possesso accompagnato da un andamento altalenante dell’intensità del pressing, in cui venivano alternati 15’ di maggior intensità a 15’ di intensità minore (ma pur sempre elevata in termini assoluti), come evidenziato dall’andamento dell’indice PPDA**.

Grafica Wyscout S.p.A.

 

In ogni caso, rimane il fatto che la Cremonese ha effettuato complessivamente 20 tiri, di cui però solo 3 nello specchio della porta, generando 3,04 expected Goal (xG)*, il dato stagionale più alto. Il Venezia, di contro, con 3 tiri nello specchio (su 6 tentati e generando appena 0,74 xG*) è andata a segno altrettante volte.

I grigiorossi, al netto della sconfitta e delle difficoltà iniziali a far progredire la palla, sono però riusciti a determinare di nuovo il contesto della gara dalla mezz’ora in poi, con benefici evidenti sia in fase difensiva che offensiva.

Rimane, tuttavia, il problema delle occasioni da rete, nonostante un Daniel Ciofani da quattro reti in 5 match (media gol/minuti effettivi di uno ogni 56 minuti).

Se da un lato i grigiorossi sono la quarta squadra della Serie B per numero di conclusioni effettuate e terza per media nei 90 minuti, dall’altro sono appena 14eismi come percentuale di tiri nello specchio e sono terzi come conclusioni da fuori area.

Mauro Taino

* Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.

**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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