Baez si presenta: 'La Cremonese era quello che cercavo, sogno la Nazionale'
E’ stato presentato nella giornata Jaime Baez, l’ultimo colpo del mercato invernale della Cremonese. “Arriva – ha esordito il dg grigiorosso Ariedo Braida – da un piccolo Paese, con pochi abitanti e tanti calciatori: hanno un grande maestro di calcio come Oscar Washington Tabarez. Abbiamo voluto questo ragazzo perché pensiamo possa ricoprire un ruolo dove eravamo un po’ sprovvisti: ha detto subito sì ed è arrivato con grande entusiasmo e questo è importante perché nel calcio l’entusiasmo è fondamentale e contagioso”.
‘La Chinita’, questo il soprannome di Baez mutuato da quello del padre Enrique, ‘La China’, che vinse la Copa America del 1987 con la Nazionale uruguaya. “Fin da piccolo – ha raccontato l’ex Cosenza – ho vissuto dentro il mondo del calcio: ora ho voglia di crescere ancora e ho tanto entusiasmo. Ovviamente il mio sogno più grande è arrivare in nazionale perché credo sia quello che vogliono tutti: in Uruguay si dà molto importante alla Selezione maggiore”.
L’esterno ex Cosenza ha già debuttato contro il Cittadella: “Quando ho saputo della Cremonese ho accettato subito: è stato facile decidere, tutti conoscono la società e come si lavora a Cremona per cui la risposta è stata facile. Credo che sia un grande passo avanti in termini di crescita per me: era quello che cercavo”. “Ho visto – ha aggiunto – un grande gruppo, unito, con tanta qualità e voglia di fare grandi cose. Credo di poter aiutare la squadra ed è quello che voglio: posso giocare sia a destra che a sinistra, dipenderà dalla partita, ma in ogni caso darò il massimo”.
Per risalire in classifica, l’uruguayo ha le idee chiare: “Si può fare solo con il lavoro: penso che il campo dica tutto. Qui si lavora molto bene per cui speriamo in poco tempo di raggiungere la salvezza”. Baez, infine, racconta del suo addio al Cosenza: “E’ la squadra che finora mi ha dato più fiducia, lì ho iniziato a farmi vedere. Cosenza rimarrà sempre uno spazio importante della mia carriera: mi hanno fatto crescere e sentire importante, per cui ho solo parole di ringraziamento per loro”.