Cremonese

Contro il Cittadella la Cremonese ha continuato a evolversi

Dopo le ottime prestazioni contro Pescara e Spal, la Cremonese si è ripetuta anche sul campo del Cittadella. Nonostante la vittoria sia sfuggita di mano solo allo scadere, la squadra di Pecchia ha messo in campo una prestazione in continuità con le precedenti.

Nonostante un progressivo calo delle percentuali di possesso palla durante l’arco dei 90’ (passato dal 58% del primo quarto d’ora al 43% dell’ultima mezz’ora con picco negativo del 39% a inizio ripresa), soprattutto nel primo tempo la Cremonese ha mostrato una buona uscita da dietro, abbassando in più di un’occasione uno dei due mediani in mezzo ai due difensori centrali per costruire in superiorità 3 contro 2 con le due punte avversarie.

Grafica Wyscout S.p.A.

Contro l’aggressività del Cittadella, però, Pecchia ha aggiunto un nuovo mattoncino nella costruzione della sua Cremonese. Il tecnico girigiorosso ha infatti scelto di alternare, in costruzione, gioco corto e lungo, cercando direttamente la prima punta per poi attaccare le seconde palle.

Non una soluzione emergenziale, quanto piuttosto una strategia studiata a tavolino, come certificato dei numeri. Contro la squadra di Venturato i lanci verso la prima punta sono stati 14, il doppio rispetto a quelli effettuati contro la Spal e il 40% in più rispetto alla prima uscita con il Pescara.

Un incremento che si può valutare anche in termini percentuali, considerato che il numero di lanci lunghi complessivi è rimasto sostanzialmente costante (nell’ordine: 59, 49 e 48): verso la prima punta sono arrivati infatti nell’ordine il 17%, il 14% e il 29% del totale delle palle lunghe giocate dalla Cremonese.

La soluzione è stata particolarmente efficace anche grazie all’immutata intensità nel pressing rispetto alle altre gare dirette da Pecchia (5,97 di indice PPDA*) e grazie alla performance senza palla di Strizzolo.

Il 17 grigiorosso è stato raggiunto da ben 13 palloni lunghi (sui 14 totali), uno dei quali ha portato al vantaggio di Gaetano, ben posizionato per raccogliere la sponda del compagno per poi andare a concludere.

Se da un lato l’ex Pordenone ha fornito un contributo estremamente prezioso come punto di appoggio per risalire il campo alzando la palla, dall’altro, a conti fatti, Strizzolo ha fallito almeno tre grosse occasioni per segnare il gol del raddoppio.

Grafica Wyscout S.p.A.

Mauro Taino

*PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.

Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)

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