ti sei svegliata in Serie A
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Situazione economica pesante per la Vbc Èpiù Casalmaggiore, che sebbene sia riuscita ad avere una boccata d’ossigeno grazie all’incremento delle sponsorizzazioni, in questo campionato naviga in lampanti difficoltà economiche. Le buone notizie sono proprio sul fronte degli sponsor: dal 1º gennaio la squadra avrà un nuovo sponsor tecnico, Givova, con cui la società ha stretto un accordo pluriennale. Accanto a questo, arriva un secondo main sponsor, che sarà Trasporti Pesanti, azienda della famiglia Storti di Casalmaggiore. Una boccata d’ossigeno, dunque, ma non la panacea di tutti i mali, in uno scenario tutt’altro che idilliaco.
“Ad oggi non abbiamo ricevuto nulla dallo Stato a titolo di contributo o ristoro” commenta il presidente, Massimo Boselli. “E come noi tutte le altre società sportive. Danno aiuti a destra e a manca, ma si dimenticano completamente dello sport. E credo che sia vergognoso, ma soprattutto la prova che in Italia lo sport è considerato zero. E’ stato fatto un decreto sul credito di imposta nel mese di agosto, per aiutare le aziende che sponsorizzano società come la nostra, con scadenza 31 dicembre 2020, ma ad oggi non ci sono i decreti attuativi. Molte aziende stavano valutando l’opportunità di attivare sponsorizzazione in base a questi criteri, ma ancora non li conosciamo. Credo sia vergognoso”.
Tanto più che le squadre hanno dovuto affrontare spese aggiuntive pesanti, quelle legate alla sicurezza sanitaria: “Ad oggi abbiamo fatto 485 tamponi, risultati sempre negativi. Cosa per cui devo fare un plauso alle nostre ragazze, che si stanno mostrando mature e professionali. Ma i tamponi sono anche un costo importante per la società” continua Boselli.
“Siamo sempre stati lontani dall’assistenzialismo e continueremo a non chiedere aiuti, ma la situazione economica è pesante: nello scorso campionato abbiamo dovuto rendere delle sponsorizzazioni in quanto è stato interrotto. In più non abbiamo fatto i camp estivi, che per noi erano buone fonti di reddito, e neppure il Sand volley. Dulcis in dunso, stiamo facendo un campionato senza pubblico. Di questo passo non si può andare avanti. E ci uniamo alle altre società per lanciare un grido d’allarme. Chiese, centri commerciali, luoghi di ritrovo, sono aperti. Mentre palazzetti e stadi sono chiusi. E’ paradossale e vergognoso che ambienti grandi e con spazi ch permettono distanziamenti importanti non vengano utilizzati”.
Insomma, se oggi la priorità è cercare di finire il campionato, è necessario al più presto “sedersi a un tavolo con il Governo per discutere della situazione” aggiunge il direttore generale, Giovanni Ghini. “Il rischio è che saltino le iscrizioni ai campionati del prossimo anno, a tutti i livelli. E questo porterebbe al fallimento dello sport nazionale. E’ necessario fare qualcosa entro brevissimo termine, o rischiamo davvero il default”.
Un appello va anche alla Lega volley femminile, che dovrebbe “togliere le retrocessioni, come stanno facendo anche nel volley e nel basket maschile, concedendo alle società sportive di avere un po’ di respiro” conclude Boselli.
Laura Bosio