Basket

Vanoli, anche Sassari è in cerca di riscatto, ma gioca un altro campionato

Terzo ed ultimo recupero per una Vanoli Cremona che, come ampiamente prevedibile, inizia a veder accendersi la spia rossa della riserva. Al PalaRadi arriva il Banco di Sardegna Sassari, attualmente invischiato nel gruppone a metà classifica ma con roster e ambizioni da primi quattro posti. Almeno nei risultati, Cremona e Sassari stanno vivendo momenti analoghi: i ragazzi di Galbiati, dopo i trentelli rifilati a Reggio Emilia e Cantù, sono incappati in due sconfitte consecutive, pagando a caro prezzo le grandi prove di Logan al PalaVerde e di Aradori alla Unipol Arena.

Stessa sorte per la banda di Pozzecco, che dopo l’inaspettato crollo casalingo contro i danesi del Bakken Bears in Champions League, dove comunque resta prima nel girone, ha dovuto cedere il passo all’Olimpia Milano, che con un incredibile 7/10 da 3 nell’ultimo quarto ha rifilato un forse bugiardo -16 alla Dinamo. Talento e punti nelle mani non mancano di certo in Sardegna, come testimoniano gli oltre 88 punti segnati a partita, cui si aggiungono il gradino più basso del podio per quanto riguarda gli assist e il mortifero 40% da dietro l’arco.

Tanti palloni e tante responsabilità per Marco Spissu, autore di buone prove in Nazionale e chiamato alla stagione della consacrazione. Anche tante aspettative, cui sta rispondendo con 11 punti, 7.6 assist (meglio anche di Teodosic) e il 95% ai liberi. Sassari nasconde, si fa per dire, tante insidie. Una bella gatta da pelare sarà Miro Bilan, lungo tremendamente concreto che darà sicuramente filo da torcere a Marcus Lee dato l’eccezionale 65% da 2, meglio anche di quella macchina da guerra chiamata Shavon Shields. Oltre alla chimica difensiva, l’ago della bilancia della stagione potrebbe essere Justin Tillman, ala con talento ed atletismo da vendere, chiamato a confermare in Italia gli ottimi numeri sciorinati in Israele.

Toni Katic, subito decisivo a Bologna, è arrivato per sostituire Vasa Pusiza, autore di un buon avvio in una stagione conclusasi anzitempo a causa della rottura del crociato anteriore.
E poi l’esperienza di Stefano Gentile, una promessa da mantenere chiamata Kruslin, l’irreale 49% da 3 punti del lituano Bendzius e il sostanzioso contributo dell’ex canturino Burnell, che viaggia a 15 di media con il 60% da 2 e il 46% da 3. Il dicembre terribile non è ancora finito e Sassari, almeno sulla carta, gioca un altro campionato. Testa bassa, lavorare e crederci.

Alberto Guarneri

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