la festa allo Zini
ti sei svegliata in Serie A
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“Ci aspetta una partita tosta, lo sarebbe stata in condizioni normali e lo è ancora di più nelle condizioni in cui siamo”. Non usa giri di parole il coach della Vanoli Paolo Galbiati alla vigilia del match contro la Dinamo Sassari di domani, mercoledì 23 dicembre, alle 16.00 al PalaRadi. “Per noi – ha spietato Galbiati – è molto pesante giocare ogni tre giorni, ma siamo pronti a dare battaglia. Poi dal 3 gennaio, Covid permettendo, saremo a regime”.
Il tecnico biancoblù ha quindi parlato degli avversari: “Sassari è una squadra atipica allestita secondo gli ordini di Pozzecco e del suo staff che sono persone ottime e sarà un piacere incontrarli. Giocano una pallacanestro completamente diversa da tutti gli altri”. “Prepararla in tre giorni – ha aggiunto – non è semplicissimo, però abbiamo degli ottimi ragazzi. Abbiamo iniziato a ributtarci subito con la testa a questo match provando ad archiviare le ultime due trasferte: qualche residuo ce l’hanno lasciato, anche se abbiamo fornito due buone prestazioni nonostante alla lunga sia uscita inevitabilmente la stanchezza”.
Galbiati poi parla della sua squadra: “Dovremo essere bravi a limitare le loro ricezioni e avere una grande transizione difensiva: ci stiamo lavorando e proveremo a mettere qualche sassolino nel loro ingranaggio che rimane un gran bell’ingranaggio”. “Non siamo – ha aggiunto – una squadra fatta per giocare ogni tre giorni e il mese a casa lo stiamo pagando come si vede ad esempio dalle percentuali di tiro e non solo. Sapevamo che c’era il rischio che si potessero rinviare alcune partite perché il virus non è gestibile come dimostra il nostro caso: lo abbiamo avuto in tanti nonostante si sia prestata grande attenzione”.
Allargando lo sguardo, il coach Vanoli spiega: “Penso che, considerato il budget che abbiamo, abbiamo un poster che fa divertire, dà tutto e a cui si può rimproverare poco. E’ una stagione diversa dalle ultime del club, sappiamo che dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare più di tutti, ma non vogliamo scuse”. “A me – ha concluso Galbiati – stimolano tutte le partite e lo stesso vale per i ragazzi che devono prendere Cremona come un trampolino di lancio con l’obiettivo l’anno prossimo di andare a prendere più soldi o rimanere qui perché si sono trovati bene. Ogni partita, in ogni caso, è uno stimolo, come lo sono la classifica e ogni secondo sul parquet”.