Intensità nel pressing e attacco in transizione le armi del Pordenone
Cremonese in campo questa sera, martedì 22 dicembre, contro il Pordenone dell’ex tecnico grigiorosso Attilio Tesser. I friulani, dopo la strepitosa stagione scorsa, sono ripartiti nel segno della continuità. Il modulo di riferimento è sempre il 4-3-1-2 tanto caro a Tesser.
I neroverdi tengono poco il pallone (seconda percentuale di possesso palla più bassa della categoria) e scelgono di difendersi con un’elevata intensità del pressing (sesto indice PPDA** più basso del torneo). Il Pordenone non ha un’uscita di palla estremamente codificata né insiste con la costruzione da dietro, preferendo attaccare in transizione, come testimoniato dal dato relativo ai passaggi smarcanti (terzo dato più alto).
In termini di produzione offensiva, pur non tirando tantissimo (12esimo dato), è la sesta squadra per expected Goal (xG)* prodotti, anche se i gol effettivamente realizzati sono gli stessi della Cremonese (13, di fatto il quarto peggior attacco della B). I friulani sono anche tra le squadre che concedono meno xG* (quinto dato più basso), risultando, di fatto, la terza miglior difesa del torneo (a pari punti con altre squadre, nda).
* Expected Goal (xG): una misura della probabilità che ha un determinato tiro di essere trasformato in gol.
**PPDA: passaggi concessi per azione difensiva che includono le azioni all’interno degli ultimi 60 metri di campo della squadra che attacca. Più è basso, più l’intensità del pressing è elevata.
Mauro Taino
Dati Wyscout S.p.A. (wyscout.com)