Calcio

Serie D, aggiornato il protocollo anti-Covid. Rinviata la ripresa del campionato

Si aggiorna il protocollo per l’organizzazione delle gare di calcio di livello nazionale dunque per la serie D, il calcio a 5 Maschile e il calcio femminile, recependo in parte le richieste delle società ma, di contro, non riuscendo a dipanare del tutto la confusione degli ultimi tempi.  La Lega Nazionale Dilettanti, per tramite del suo Rappresentante in seno alla Commissione Medico Scientifica Federale (CMSF), Prof. Carlo Tranquilli, ha infatti presentato nella riunione del 20 novembre, una Bozza di Documento finalizzata a fornire chiarimenti e/o aggiornamenti del Protocollo attualmente in vigore. Bozza cui è seguita una formulazione redatta tenendo conto delle osservazioni critiche formulate dai Membri della CMSF.
Quel che è certo è che adesso non sarà più sufficiente un solo positivo per il rinvio delle partite: scelta logica, considerando che soltanto una categoria più su, in serie C, nonostante la discriminante del professionismo, abbiamo assistito a casi particolari e assurdi come ad esempio il Palermo sceso in campo nel derby col Catania con soltanto 12 effettivi a referto per problemi legati al Covid. In serie D, invece, un tampone positivo basta per fare saltare la partita.
Da adesso, come detto, non sarà più così: “Con la modifica del protocollo, la gestione dei casi di accertata positività al virus SARS-CoV-2 consente il proseguimento degli allenamenti per tutto il Gruppo Squadra ad esclusione di coloro identificati, in coordinamento con il SISP della ASL di competenza, come “contatti stretti” con il positivo confermato dalle ordinarie attività di “contact-tracing”. Il Gruppo Squadra (soggetti negativi ai Test) dovrà essere comunque sottoposto a Test molecolari o antigenici rapidi sopra definiti ogni 2 giorni, fino al termine della quarantena”. Questo recita la nuova circolare: il punto è che, dunque, chi non è positivo può allenarsi e quindi giocare, ma quel termine “contatti stretti”, a discrezione dell’ASL non dipana del tutto la matassa. Se infatti l’ASL considera contatti stretti i compagni di squadra, ecco che siamo da capo. Il rientro in squadra per i positivi, ad ogni modo, è previsto dieci giorni dopo la comparsa della positività, tre giorni senza sintomi e un test molecolare negativo. 
L’altra novità importante è l’aggiunta, oltre ai Test molecolari classici, ovvero i tamponi, della possibilità di applicare i Test antigenici (ossia i test rapidi, anche tramite la saliva, quantitativi, validati da studi scientifici che ne abbiano dimostrato elevata accuratezza e sensibilità) pure alla serie D, come già avviene tra i professionisti, prevedendo l’inserimento obbligatorio di un test settimanale entro le 48/72 ore antecedenti la disputa della gara per tutto il gruppo squadra individuato dalle società. Per garantire uniformità su tutto il territorio nazionale, la CMSF suggerisce di individuare, con criteri di scientificità, reale disponibilità sul mercato ed economicità, un test unico o assimilabile per validità, per tutti i singoli campionati. 
Tuttavia la LND ha deciso nel tardo pomeriggio di oggi di rinviare di una settimana la ripresa del campionato per verificare le possibilità di applicazione del nuovo protocollo. Il Crema 1908 dunque non giocherà il 6 dicembre, ma il 13 contro sul campo dello Scanzorosciate.
Giovanni Gardani

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