Calcio dilettanti, perché il Crema 1908 gioca. E spuntano i casi limite di Casalese e Viadana
Intanto la Lega Nazionale Dilettanti di Bergamo ha pubblicizzato sul proprio sito una petizione intitolata “No all’irragionevolezza” che chiede la revisione dell’ordinanza di Regione Lombardia.

Il calcio chiude, ma non a tutti i livelli. Come noto sono stati sospesi tutti i campionati dilettantistici regionali, e contrariamente a quanto annunciato fino al tardo pomeriggio di venerdì, l’ordinanza ha chiarito che anche gli allenamenti devono essere sospesi. Dunque niente calcio sui nostri campi provinciali per almeno tre – e probabilmente quattro – domeniche (il 6 novembre è un venerdì e, se non ci si allena, è dura pensare di giocare subito domenica 8 novembre), in attesa di capire cosa accadrà e come evolverà la situazione. Una pausa circoscritta, per capire se si possa poi recuperare l’agonismo oppure se la sospensione andrà protratta fino a fine anno.
Come detto però non tutto il calcio chiude: e passi per la Pergolettese, che in serie C ha lo status di Pro e dunque può regolarmente scendere in campo domenica alle 17.30 con la Pro Sesto, ma anche la serie D non è interessata dal provvedimento. Così lunedì sera nel girone B il Crema 1908 alle ore 20.30 ospiterà regolarmente la Tritium: due squadre lombarde che, salvo nuove indicazioni, giocheranno in Lombardia? Proprio così, per un motivo semplice: la sospensione di partite e allenamenti riguarda le squadre che partecipano a tornei di carattere regionale, ma non nazionale, come è invece la serie D.
Ci sono poi due casi limite nella nostra provincia o poco oltre, quelli di Casalese e Viadana, che geograficamente si trovano in Lombardia ma da decenni partecipano a campionati emiliani. La Regione Emilia Romagna non ha ad oggi sospeso nulla a livello di calcio dilettantistico. Per la Casalese il problema non sussiste, perché in Prima categoria i biancocelesti dovevano ospitare il Palanzano, formazione parmense che però ha tre positivi in squadra: gara dunque già rinviata da tempo d’ufficio. E il Viadana, che in provincia di Mantova sul proprio campo doveva giocare coi reggiani del Levante? La Figc emiliana ha nicchiato, non ha saputo dare una risposta precisa e così la società gialloblu, onde evitare equivoci, si è accordato con la squadra avversaria e ha chiesto e ottenuto il rinvio del match.
In questi casi limite l’autorità sanitaria dovrebbe prevalere su quella sportiva, così come la territorialità dovrebbe venire prima rispetto all’affiliazione alla Figc regionale. Ma in assenza di indicazioni il Viadana ha preferito agire per conto proprio. Non solo: la squadra gialloblu, se resterà questo status quo, chiederà di potersi allenare in deroga e di poter affrontare le due trasferte che si disputeranno nelle prossime settimane in territorio emiliano. Pure la Casalese potrebbe fare lo stesso. Intanto la Lega Nazionale Dilettanti di Bergamo ha pubblicizzato sul proprio sito una petizione intitolata “No all’irragionevolezza” che chiede la revisione dell’ordinanza di Regione Lombardia.
G.G.