Calcio

Dilettanti e Covid tra paure e rinvii: andare avanti o fermarsi? Il calcio si interroga

I fatalisti, o forse i realisti, diranno che prima o poi doveva capitare. Ed è successo al Crema 1908, ad esempio, già alla terza giornata. In serie D la sfida di Caravaggio è stata spostata al prossimo 28 ottobre, un mercoledì, per un caso positivo al Covid all’interno della rosa bergamasca. Chi invece si preoccupa del futuro si interroga su cosa fare: l’impennata dei casi in Italia e pure in Lombardia – che pure, va detto, rimane una delle regioni migliori in questa fase nella percentuale tra tamponi effettuati e positivi – ha già fatto scaturire la fatidica domanda: meglio andare avanti o rinviare?
Il tempismo del quesito non è casuale: nella stagione 2019-2020 il Coronavirus si palesò in modo drammatico a febbraio e marzo, quando i tornei erano ormai avviati alla seconda parte del girone di ritorno. Difficile a quel punto trovare soluzioni, decretare primi posti e promozioni e retrocessioni, con il cortocircuito risolto, almeno dalla Promozione in giù, dalla soluzione più salomonica di tutte: un salto di categoria per girone e nessuna retrocessione. Sospendere oggi vorrebbe dire non doversi confrontare con verdetti troppo lontani, con campionati ancora in embrione, con gironi tutti da decifrare, dato che si sono giocate troppe poche gare. Di contro però sarebbe un colpo tremendo al movimento, sia dilettanti, ma soprattutto giovanile: pensiamo ad un secondo lockdown e alle conseguenze che questo avrebbe sull’economia e applichiamo il concetto allo sport dilettantistico, che non sarà la cosa più importante del mondo, ma è comunque un universo da non snobbare per la sua componente anche sociale.
Detto che decidere in questo caso è come risolvere un rebus tra i più complessi, atteniamoci ai numeri. E torniamo alla nostra Serie D. Nel girone B del Crema 1908 abbiamo avuto una sola giornata giocata in contemporanea per intero, ossia la seconda del 4 ottobre: poi abbiamo avuto cinque rinvii, di cui quattro alla prima giornata e appunto Caravaggio-Crema 1908 alla terza.
Allargando lo spettro alle altre categorie, i numeri aumentano esponenzialmente: solo per restare alle nostre 3 gare rinviate in Eccellenza, 3 in Promozione, 3 in Prima categoria col caso limite dell’Oratorio Spinese che in Prima I ha esordito soltanto domenica scorsa. E ancora 2 in Seconda e 1 in Terza. Tenendo conto che nelle categorie più importanti sono previsti anche i turni infrasettimanali (nel girone di D del Crema, ad esempio, sono quattro), la domanda da porsi – che non sarà la più importante ma nemmeno va ignorata – è la seguente: quanto può essere regolare un campionato sovraccaricato di partite extra per calciatori che, ricordiamolo sempre, sono pur sempre dilettanti?
Giovanni Gardani

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