Basket

Vanoli, Galbiati: 'Il nostro obiettivo è essere competitivi su ogni campo'

Paolo Galbiati, coach della Vanoli, ha parlato in conferenza stampa prima del debutto in campionato, fissato per domenica 27 settembre alle 17.30 a Trieste. “Finalmente ci siamo, si gioca – ha esordito Galbiati -: è bello essere arrivati a questo momento, penso sia bellissimo per la proprietà e per tutti quelli che hanno fatto sacrifici per permettere alla nostra società di affrontare un’altra stagione di Serie A. Sarà tanto bello quanto probabilmente difficile: spero ne siano tutti consapevoli”. Il coach biancoblù ha quindi fissato l’obiettivo stagionale: “Il nostro obiettivo è essere la miglior versione possibile di noi stessi, essere competitivi su ogni campo e rompere le scatole a tutti”.

In vista dell’esordio in campionato, il tecnico si mostra coi piedi per terra: “Non sarà facile per la condizione che abbiamo e perché la chimica di squadra non ha ancora raggiunto dei livelli altissimi, anche se c’è grande disponibilità da parte di tutti, ma onestamente il tempo è stato poco”. “Mi dispiace – ha aggiunto – che non possa esserci il pubblico anche in allenamento perché ad un gruppo come il nostro avere gli occhi della gente addosso anche in quel frangente ci permetterebbe di elevarci ancora di più”.

Galbiati analizza il prossimo avversario: “Trieste è un campo storicamente difficile, chiaramente ci sarà poco pubblico ed è un peccato perché giocare lì regala sempre belle emozioni. Cercheremo di andare a fare la nostra partita limitando i momenti di up and down che abbiamo avuto e su cui stiamo lavorando ogni giorno. Trieste è una squadra che si presenta ambiziosa, che ha cambiato tanto, ma che ha anche tenuto giocatori importanti”. “Dobbiamo – ha aggiunto il coach – cercare di non farli correre, di contenere i loro uno contro uno e non prendere delle ondate”.

Il debutto in campionato arriva dopo una preseason piuttosto particolare: “Prima non potevamo essere competitivi, ora con il mio staff dovremo essere bravi a gestire i minutaggi dei giocatori in campo per esserlo nell’arco di tutti i 40′: i ragazzi stanno crescendo di condizione, ma alcuni non sono ancora al top”. “I ragazzi – ha concluso Galbiati – sono entusiasti. Da parte mia non c’è pressione, perché quella ce l’hanno avuta le persone di Cremona durante questi mesi terribili o chi non arriva alla fine del mese, ma un po’ di emozione sì: non so se è nervosismo o eccitazione”.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...