Calcio

In campo con Mattia anche il sindaco di Stagno: 'Segno di ripresa, ma i protocolli non vanno allentati'

Un calcio Covid. E’ questo il senso del triangolare organizzato a Codogno (Lodi) nella giornata di sabato 5 settembre che ha visto coinvolte la Nazionale Italiana Sindaci, una rappresentativa dei Volontari delle associazioni del centro lodgiano e una squadra composta dagli Amministratori del Lodigiano. In campo, oltre a Mattia Maestri, il cosiddetto ‘paziente 1’, anche Roberto Mariani, primo cittadino di Stagno Lombardo e unico rappresentante cremonese della NIS. “E’ stata una giornata particolare e significativa – spiega Mariani – che voleva essere un punto e un simbolo di ripresa, come testimonia anche la presenza in campo contro di noi di Mattia. L’aspetto della partita è stato secondario, volevamo mandare un messaggio per una ripresa di vita che sia il più normale possibile, pur con tutte le precauzioni del caso”. Al di là dell’aspetto prettamente sportivo (il triangolare è stato vinto dagli Amministratori, davanti ai Volontari e alla NIS, ndr) e del valore simbolico dell’iniziativa, l’occasione è stata proficua anche per ricordare i sindaci venuti a mancare durante la pandemia e per fare il punto delle situazione: “Eravamo circa un centinaio e ci siamo confrontati sulle criticità dei nostri territori”.

Mariani, poi, fa una riflessione sulla ripresa dello sport dilettantistico e del calcio in particolare: “Si critica il protocollo della Figc, ma il problema è capire se ci sono le condizioni per ripartire. Non è corretto, dal mio punto di vista, ammorbidire le norme per giocare a pallone. A Codogno, ad esempio, ci siamo cambiati e abbiamo fatto la doccia a turni perché c’erano gli spazi che lo consentivano, ma non sempre è così. Credo non muoia nessuno se i campionati dilettantistici dovessero iniziare dopo Natale. La cosa importante è non allentare i protocolli e usare tutte le cautele del caso: un conto sono i professionisti, un altro i dilettanti”. Il sindaco di Stagno Lombardo è anche allenatore della squadra Amatori del paese: “La squadra iscritta alla Figc (la StagnOlmese, ndr) si sta allenando a Pieve d’Olmi dove ci sono spazi adeguati, mentre per quanto riguarda la squdra che alleno non siamo ancora partiti: ci sono tantissimi dubbi e non mi sento di forzare la mano. Tanti ragazzi non se la sentono ed è assolutamente normale: queste cose vanno affrontate con raziocinio”.

mt

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