La 24 ore di Le Mans, le live e la nuova vita in Ferrari di Laurito: ‘Così ho fatto da coach a Leclerc’
Amos Laurito da questa stagione è diventato Team Analyst del Team esport della Ferrari, dopo aver corso con la Rossa di Maranello ‘virtuale’ nella passata stagione. Oggi, domenica 5 luglio, alle 15.10 scatterà il Gran Premio d’Austria, corsa d’esordio del mondiale di Formula Uno con le Ferrari che partiranno dalla settima e undicesima posizione. Durante i mesi di sosta forzata a causa dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus, molti piloti si sono cimentati in eventi di gran premi e gare virtuali, con la F1 che ha organizzato un vero e proprio campionato di esport. E il cremonese Laurito è stato grande protagonista, grazie alla sua esperienza.
“In Ferrari – racconta il cremonese – avevano bisogno di fare dei virtual Gp e serviva qualcuno che potesse fare da coach ai piloti che vi avrebbero preso parte per aiutarli nel loro percorso. Il mio lavoro, a partire da questa stagione, consiste proprio nel supportare i piloti dell’esport Team, per cui ero l’unico, oltre al coach Stefano Presenti, a poter dare una mano a Charles Leclerc e ai piloti dell’Academy. Il coach si concentrava più sulla mentalità, io maggiormente sulla guida vera e propria”.
Da lì, è nato anche un rapporto più stretto con il pilota monegasco: “Le live con lui non erano programmate, è una cosa che è arrivata col tempo. Sono state qualcosa di magico, all’inizio stentavo un po’ a credere di correre con Charles: è stato quasi un sogno poter parlare e stare con lui, anche se poi si è trasformato in normalità”. “Tra l’altro – prosegue Laurito – si è anche congratulato con me diverse volte ed è nata anche una sorta di rivalità, pur tra le risate. Mi ha preso un po’ come punto di riferimento: il virtuale è completamente diverso dal reale e arrivare ai miei tempi significava che avrebbe potuto fare bene anche nei virtual Gp”.
Il che, naturalmente, è stato “motivo di grande orgoglio” per il cremonese, come nel caso dei consigli dati a Valentino Rossi: “Alle live hanno partecipato diversi piloti delle categorie più diverse, considerato che la stagione dei motori era ferma, come ad esempio Pecco Bagnaia e Valentino Rossi: quando ho potuto parlare con lui e dargli dei consigli ero ovviamente la persona più felice del mondo e, forse, anche la più invidiata del mondo del virtuale”.
Un’occasione che, però, non è capitata con l’altro pilota della Ferrari F1 Sebastian Vettel: “Stravedevo per lui da ben prima che arrivasse in Ferrari e ho avuto modo di potergli parlare fuori da questo contesto. Sarebbe stato un sogno collaborare con lui, ma non era molto interessato a queste gare virtuali: ha fatto qualche gara col simulatore con vetture vecchie, ma niente che potesse collegarci. E’ stato un gran peccato”.
Come detto, oggi Laurito ha abbandonato il sedile per la scrivania: “Lavoro con i piloti ufficiali del Team esport della Ferrari, Enzo Bonito e David Tonizza, mi alleno con loro e li aiuto quando c’è bisogno di supporto tecnico o in pista. Poi riporto quel che fanno al coach”. Un passaggio che il cremonese ha trovato stimolante: “Mi trovo molto bene, è un lavoro che mi intriga parecchio. Sono contento di essere potuto restare in Ferrari e di lavorare con questi due ragazzi”.
Laurito, in ogni caso, si è anche concesso un ritorno al volante di lusso, partecipando alla 24 ore di Le Mans, ovviamente al volante di una GT di Maranello: “E’ stato fantastico essere contattato dalla sezione GT della Ferrari e poter correre in un evento del genere: è stata una grande emozione ed è andata piuttosto bene, nonostante non conoscessi i miei compagni. Siamo arrivati primi tra le Ferrari e settimi assoluti: purtroppo eravamo molto depotenziati per via delle performance”. Un’esperienza che potrebbe anche essere ripetuta: “Mi è piaciuto molto, anche se adesso ricomincia il reale per cui il virtuale sarà un po’ limitato, ma potrebbero esserci altre opportunità”.
mt